Fiorentina al Castellani? Il commercio dice no "Troppe perplessità e addio a tutti gli eventi"

Confesercenti non si lascia ingolosire dall’ipotesi di un’invasione viola: "Pesanti interventi in termini di sicurezza e viabilità"

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Più tifosi in città, più incassi a fine mese, commercianti più felici. E invece no. Quella che all’apparenza può sembrare un’equazione scontata in realtà cela dubbi e perplessità. La Fiorentina al Castellani è un’idea che non convince Confesercenti Empoli. L’ipotesi è in piedi. A fine 2023 il Franchi verrà messo sotto i ferri e la Fiorentina è in cerca di una nuova casa per i 30 mesi successivi. La società viola e il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi si sono parlati, del resto i rapporti sono molto buoni. Il patron azzurro è stuzzicato dall’idea e ha già espresso il suo parere positivo. A frenare nei giorni scorsi era stata Brenda Barnini, sollevando varie questioni, a partire dall’ordine pubblico fino alla viabilità che rischierebbe il caos.

All’elenco dei titubanti ora si aggiunge anche Confesercenti che attraverso un comunicato ufficiale manifesta il proprio scetticismo. "Si configura come una possibilità concreta quella dell’utilizzo del Castellani di Empoli da parte della Fiorentina. Confesercenti Empoli nutre più di qualche perplessità in merito e chiede chiarezza e garanzie in merito alla gestione organizzativa".

Insomma, l’idea di un’invasione viola non ingolosisce i commercianti. "Quella che potenzialmente potrebbe essere un’opportunità, secondo noi presenta diverse incognite – prosegue la nota –. L’esperienza degli ultimi anni ci insegna che in una cittadina di dimensioni medio piccole, una squadra in serie A comporta pesanti interventi in termini di sicurezza e gestione dei flussi di tifosi. Viabilità spesso limitate, difficoltà di accesso alle vie del centro e disagi per la popolazione residente nel quartiere di Serravalle". Tra i motivi che avvalorano la tesi del no c’è anche l’impossibilità di organizzare eventi durante lo svolgimento delle partite. "Avere la squadra della nostra città nella massima serie non può che essere motivo di orgoglio – dichiara la presidenza cittadina di Confesercenti – qualche disagio è accettabile e comprensibile. Quando la partita si gioca in casa è difficile se non impossibile organizzare eventi in centro. Finora, con difficoltà, siamo riusciti a studiare un calendario che tenesse conto di ogni necessità. Un raddoppio degli impegni, considerando anche il calendario frammentato, comporterebbe non pochi disagi".

Per il commercio in generale è un periodo storico delicato. "Stiamo attraversando ancora un momento difficile – continua Confesercenti – per noi è fondamentale poter realizzare le iniziative che hanno fatto di Empoli un punto di riferimento del commercio a livello regionale. Empolissima, l’Estate Empolese, Empoli città del Natale e tutti altri appuntamenti sono essenziali per la nostra sopravvivenza. Senza considerare che proprio intorno allo stadio si svolge il mercato settimanale con quasi 300 operatori". Da qui la richiesta agli attori principali: "Chiediamo di essere coinvolti nel processo decisionale – conclude Confesercenti – numeri alla mano al Castellani non riuscirebbero nemmeno a entrare tutti gli abbonati viola".

Alessandro Pistolesi