
Fiera dell’arte. Un po’ di Empoli a Los Angeles
EMPOLI
“Chance“. Questo il titolo dell’opera con cui l’artista empolese Antonella Guarano parteciperà dal 14 al 18 febbraio prossimi negli Stati Uniti d’America alla fiera internazionale dell’Arte “L.A Art Show” di Los Angeles, che si terrà come ogni anno al Centro Congressi “L.A west hall“. Guarano presenterà la sua opera in video esposizione e sarà esposta allo stand della galleria “Effetto Arte”. L’opera, che è stata anche pubblicata nel catalogo “Art now Effetto arte“, della Mondadori è stata realizzata su lastra radiografica, una tecnica innovativa e registrata al copyright proprio dall’artista empolese. "Quest’opera prende il nome di “Change” non a caso perché raffigura un’immagine femminile che dopo un’attenta analisi psicologica decide di cambiare il suo aspetto fisico e interiore guardandosi allo specchio, accennato alla sua destra – spiega Guarano –, ciò rappresenta la metamorfosi tra il passato e il presente, un’atteggiamento che mi ha segnato in un periodo della mia vita".
"Ciò che fa saltare l’occhio in questa dipinto è l’uso di colori vivaci e brillanti come acrilici, pastelli ad olio, foglia oro e colori a spray che si adagiano armonicamente sulla lastra radiografica, supporto di recupero che uso da diversi anni per realizzare le mie opere pittoriche e di cui ho brevettato tra anni fa la tecnica – aggiunge l’artista empolese –. È presente il simbolo della spirale, la mia firma che prende il nome di Quasi Circolare. Amo ritrarre le figure femminili, la loro espressività e nel contempo la loro forza, con l’obiettivo di creare un linguaggio poetico". Questa sarà per lei la seconda esperienza espositiva in America, dopo aver mostrato un dipinto in video esposizione nel 2021 a New York, presso la White Space Chelsea Gallery. "Sarà però la prima volta che sarò presente negli States con la mia famiglia al completo, mio marito e mio figlio di 12 anni – conclude Guarano –, che condivideranno con me l’emozione di questa indimenticabile esperienza espositiva oltre oceano".
Simone Cioni