
Fabrizio Corsi e Andrea Abodi (Fotocronache Germogli)
Empoli, 19 luglio 2024 - Un fiore all’occhiello per tutta la città e non solo per l’Empoli Fc. Così il presidente dell’Unione Clubs Azzurri Athos Bagnoli definisce il progetto di riqualificazione del Carlo Castellani-Computer Gross Arena presentato pochi giorni fa dalla società azzurra. "Come tifosi non possiamo essere che entusiasti del restyling che porterà il nostro stadio a diventare un impianto nuovissimo e avveniristico – sottolinea Bagnoli –. Negli anni il nostro amato stadio sta diventando sempre più un rudere e questo progetto ci permetterebbe invece di avere una struttura moderna e all’avanguardia sotto tutti i punti di vista. Insomma una vera opportunità da sfruttare, visto anche il grande impegno economico che diversi soggetti locali sono pronti a sostenere. Mi auguro che il percorso partecipativo annunciato dal sindaco Mantellassi possa essere veloce per iniziare il prima possibile i lavori". Oltre che da tifoso, comunque, Bagnoli riflette sulla questione anche da residente del quartiere di Serravalle quale è.
"Sono certo che si debba valutare bene come si può sviluppare un intervento di questa portata – aggiunge –, ma allo stesso tempo sono fermamente convinto che non sia un handicap per la zona, bensì un vantaggio. Inoltre ritengo che sia l’ultima occasione per mettere insieme un gruppo di privati convinto ad investire". Sulla stessa lunghezza d’onda anche un altro assiduo frequentatore della Maratona, come Enrico Dellomonaco. "Per quanto mi riguarda è solo un bene che venga fatto lo stadio nuovo, sia per riqualificare la zona sia per dare ancora più importanza alla città, tanto ormai il calcio è un biglietto da visita per le città stesse – commenta –. Penso che possa portare solo benefici alla città, ovviamente capisco chi abita in zona ma sinceramente non vedo tutto questo cambiamento in peggio che viene paventato". Un’altra questione che unisce la maggior parte dei sostenitori di fede azzurra è il ritorno della tifoseria più calda in curva (sarà la Sud quella dedicata agli ultrà locali) dopo oltre trent’anni passati in Maratona.
"Si ritornerebbe all’origine – ammette Bagnoli – e per quanto mi riguarda sarebbe anche auspicabile perché si migliorerebbe pure la viabilità. Naturalmente la Maratona rimarrebbe sempre intitolata a Emiliano Del Rosso, perché è lì che tanto lui quanto noi siamo cresciuti". "Il fatto che i tifosi verranno spostati in curva la vedo una cosa positiva, le vere tifoserie hanno tutte una propria curva, per cui ben venga". È il parere di Dellomonaco, che collima con quello della maggior parte dei tifosi più ‘caldi’ come Alessandro Signorini: "Da vecchio ultrà quale sono tra l’attuale Maratona e la possibile futura curva scelgo quest’ultima tutta la vita – confessa Signorini –. Poi il ‘cuore’ dice la sud, ma questo sarebbe relativo, qua entra in ballo anche la logistica come viabilità, parcheggi, eccetera... ma per il resto curva senza se e senza ma".