YLENIA CECCHETTI
Cronaca

È divertimento per tutti. I campus senza barriere

Non mancano le formule su misura per i più fragili e i bambini con disabilità

Anna Maria Leoncini, portavoce. Rete

Anna Maria Leoncini, portavoce. Rete

In vista dell’estate, mentre le famiglie iniziano a pianificare le vacanze dei propri figli, per chi ha bambini e ragazzi con disabilità o bisogni educativi speciali la stagione che è alle porte può trasformarsi in un periodo di esclusione e solitudine. Per questo torna, per il secondo anno, “Un’Estate per tutti“, la raccolta fondi promossa dalla Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa. Obiettivo: garantire anche ai più fragili l’accesso ai centri estivi del territorio, offrendo loro occasioni di socialità, gioco e apprendimento, e alle famiglie un sostegno concreto in un periodo spesso complesso da gestire. Un dato: sono state 1566 nel 2024 le iscrizioni ai centri estivi aderenti alla Rete. Sul totale, il 15% (pari a 235 iscritti) ha riguardato ragazzi o bambini con disabilità.

"La maggior parte delle famiglie del nostro territorio – spiegano Anna Maria Leoncini e Sabina Marmeggi, le portavoce della Rete – hanno la possibilità e la fortuna di poter scegliere tra uno dei centri estivi presenti. Talvolta restano però esclusi coloro che necessitano di maggiore assistenza educativa perché non si trovano le risorse sufficienti per sostenerla o perché si rivolgono a attività fuori dal Comune di residenza".

Tra le difficoltà, la sostenibilità economica. "Un educatore specializzato – continuano Marmeggi e Leoncini – può costare 25/30 euro all’ora, a cui si somma la quota di iscrizione. Una spesa che molti nuclei familiari non riescono a coprire". Ecco perché in un momento in cui i servizi pubblici non hanno sempre la forza economica di sostenere le richieste, la solidarietà può fare la differenza. La campagna mira infatti a integrare i contributi dei Comuni, sostenendo economicamente le famiglie e le organizzazioni impegnate nei centri estivi inclusivi. Nove le realtà del territorio coinvolte nella raccolta fondi, da Empoli a Fucecchio, da Montelupo a San Miniato, passando per Vinci e Certaldo.

Ventuno le proposte educative inclusive censite per l’estate 2025: attività aperte a bambini e ragazzi dai 3 ai 20 anni, modulabili tra mattina, pomeriggio o giornata intera. Ogni contributo può permettere a un bambino di vivere un’estate serena, a contatto con i coetanei, seguito da personale formato. Per donare, seguire le istruzioni su www.reteinclusione.it/donazioni. "Quella che per molti è una scelta, per altri è un lusso negato – concludono le portavoce – Insieme possiamo costruire un’estate più giusta. Per tutti".

Y.C.