Anche i cani donano sangue. E così Rondine ha salvato Chicca dall'avvelenamento

Pastore tedesco grigione, ha donato il sangue per salvare la piccola pinscher Chicca che aveva ingerito del veleno

Un'immagine di Cinza Cartacci con i suoi cani, Rondine e Charlotte

Un'immagine di Cinza Cartacci con i suoi cani, Rondine e Charlotte

Empoli, 5 aprile 2020 - Una corsa contro il tempo resa efficace da una storia di amicizia e generosità, con protagoniste due famiglie e altrettante quattro zampe. Da un lato c'è Rondine, pastore tedesco grigione di sei anni, dall'altro c'è Chicca, cagnolina di razza pinscher. Non si conoscono eppure sono ormai unite da un legame imprescindibile: Rondine ha strappato a morte certa Chicca dopo che la piccolina aveva ingerito del veleno, trovato probabilmente nei campi vicino a casa. Una trappola micidiale. L'avrebbe portata alla morte, se non avesse ricevuto in tempi stretti una donazione di sangue. E qui è entrata in campo Rondine, non nuova a 'salvataggi' del genere: da tre anni amica fedele e inseparabile di Cinzia Cartacci, il pastore tedesco, nel 2018, aveva aiutato Lela, altra cagnolina di casa che oggi non c’è più.

«Rondine arriva dal canile – racconta Cartacci –. E’ uno spirito forte, grande guardiana, grande cuore. Mi ha insegnato e mi sta insegnando molto».

Di certo, il valore della generosità, anche in tempo di isolamento da coronavirus. «Quando Martina, cara amica, volontaria del gattile vicina anche al nostro canile, mi ha chiamato – racconta Cartacci – ero a casa. Mi ha spiegato che cosa era accaduto a Chicca e mi ha chiesto se conoscevo qualcuno che potesse mettere a disposizione una donazione di sangue. Ho pensato subito alla mia Rondine: è giovane, in buona salute».

Era domenica, Chicca aveva accusato i primi malesseri il sabato sera: i sintomi si erano fatti sempre più chiari e gravi. Per ridurre al minimo gli spostamenti, causa pandemia, il prelievo di sangue «è stato eseguito nel seminterrato: aspettando il veterinario – ricorda Cartacci – ho approntato una sorta di tavolo dove adagiare Rondine». Fatto il prelievo, è scattata la trasfusione alla piccola Chicca, ormai in condizioni sempre più critiche.

«Nessun rigetto – sottolinea Cartacci –. In pochi minuti come mi ha raccontato Martina, la piccolina ha iniziato a riprendersi». Segnali confortanti che con il passare delle ore hanno portato al lieto fine anche se la pinscher, come spiegato dalla sua padrona, è ancora in fase di recupero. «E' tornata fra noi - commenta con emozione - Una conquista tutt’altro che scontata. Grazie, Rondine».