Disagio sociale a Empoli: appello ai cittadini "Segnalate alle forze di polizia"

Il Comune di Empoli è consapevole della povertà e della marginalità presenti nel territorio e sta lavorando per dare risposte concrete, come nuovi appartamenti e servizi per le persone senza fissa dimora. Invita tutti a contattare le forze di polizia per aiutare chi ne ha bisogno.



Disagio sociale a Empoli: appello ai cittadini "Segnalate alle forze di polizia"
Disagio sociale a Empoli: appello ai cittadini "Segnalate alle forze di polizia"

EMPOLI

"Chiedo la cortesia a quanti vedono persone senza fissa dimora di contattare la nostra polizia municipale o le altre forze di polizia, come abbiamo fatto in questa circostanza, che, giunte sul posto, possono contattare il Seus (servizio di emergenza urgenza sociale), il quale può prestare alle persone un aiuto immediato. Non è infatti scontato che le autorità vedano i social e possano informarsi da questi". Sono le parole dell’assessore al sociale del comune di Empoli, Valentina Torrini, che ’rispondono’ in modo concreto ad una foto che ieri mattina stava facendo il giro delle bacheche social. Un’immagine cruda, figlia della disperazione e del disagio sociale: un paio di persone raggomitolate in coperte di fortuna dormivano all’ingresso del Palazzo delle Esposizioni. La foto è rimasta per alcune ore in rete, accompagnata da commenti irridenti e battute infelici. Chi l’ha postata, alla luce di ciò che stava scatenando, ha evidentemente valutato l’inopportunità del gesto, e dopo qualche ora la foto è sparita. Resta però il fatto: situazioni di povertà e marginalità esistono anche sul nostro territorio. Il comune di Empoli ne è consapevole e con tutti gli strumenti che ha a disposizione cerca di dare risposte. "La povertà in Italia sta aumentando – prosegue l’assessore Torrini –.

Circostanza che è sotto gli occhi di tutti, ma di cui il Governo finge di non accorgersi, accanendosi invece sui più fragili. Prima, ha tagliato il fondo affitti, poi ha abolito il reddito di cittadinanza ed infine ha previsto una card alimentare che esclude proprio i più poveri ovvero quei nuclei che sono composti da meno tre persone, come, appunto, le persone senza fissa dimora.

Così, senza interventi strutturali – sottolinea – è difficile aiutare le persone che ne avrebbero più bisogno, quelle più povere.

Come comune, insieme alla Società della Salute e al terzo settore stiamo cercando di cogliere le opportunità del PNRR e stiamo lavorando – annuncia l’assessore – ad un progetto che prevede nuovi appartamenti per le persone senza fissa dimora e nuovi servizi".

i.p.