
Dibattito sulla piaga dei femminicidi: "In arrivo un’altra casa rifugio"
Dall’1 gennaio al 17 settembre ci sono stati 236 omicidi volontari, con 80 vittime donne, di cui 65 uccise in ambito familiare o affettivo. Tra loro, 41 sono state ammazzate dal partner o dall’ex partner. Una piaga. A Vinci si terrà un consiglio comunale aperto, dedicato alla violenza sulle donne. Appuntamento venerdì alle 21.15 nella biblioteca e prevede non solo la partecipazione ma anche la possibilità di intervento da parte di cittadini e associazioni del territorio.
"La violenza sulle donne - dice il vicesindaco Sara Iallorenzi con delega alle Pari Opportunità - è un problema sociale e culturale che va affrontato a 360 gradi: per questo riteniamo sia importante discuterne in quello che è il luogo cardine di un comune: il consiglio comunale. Amministrazione, cittadinanza, forze dell’ordine, centri antiviolenza e associazioni, scuola, devono interrogarsi, insieme, su come far cessare o diminuire l’escalation di violenza nei confronti delle donne che ha raggiunto numeri incomprensibili e non più tollerabili. La proposta di un consiglio comunale aperto sul tema è stata accolta favorevolmente, nella conferenza dei capigruppo sia da maggioranza che da opposizione: dobbiamo essere uniti nella condanna e nel contrasto alla violenza contro le donne".
"Essendo un tema complesso, che ha radici soprattutto culturali, è necessario agire su diversi fattori per sensibilizzare e prevenire, attraverso educazione, conoscenza, consapevolezza, e per costruire una rete di protezione verso le troppe donne vittime di violenza maschile. Per questo è fondamentale il ruolo delle istituzioni e momenti aperti alla cittadinanza come questo, di approfondimento e confronto", spiega Laura Rimi che siede in commissione regionale Pari Opportunità.
"Siamo estremamente contenti di questa iniziativa - fanno sapere congiuntamente la presidente Eleonora Gallerini, psicologa e coordinatrice del Centro Lilith Maya Albano, e la professoressa Anna Masoni, volontaria del centro antiviolenza -. È infatti necessario un cambiamento culturale profondo per contrastare la violenza di genere, e questo lo si ottiene soprattutto con metodi che sensibilizzano la comunità. Nel Comune di Vinci è già attivo da tempo uno sportello antiviolenza, grazie alla preziosa collaborazione con il Comune". Presto anche la nuova Casa Matilda, che offrirà ospitalità a mamme con bambini o donne sole vittime di violenza, che necessitano di un’accoglienza dopo la casa rifugio.