Da 9 a 20 posti letto. Ma non basta "Manca ancora una rete di servizi"

Le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari, aboliti nel 2013 e chiusi definitivamente il 31 marzo 2015. La struttura del Pozzale, ex carcere femminile, si è riconvertita nel 2020 e a oggi ospita 9 pazienti. Come ricordato da Franco Scarpa, psichiatra e direttore della Rems Empoli, "ad oggi sono in corso i lavori di ampliamento dell’edificio, per arrivare entro la fine del 2023 a ospitare 20 posti letto complessivi". Previsto anche l’ingresso di due donne.

E’ ancora attuale il problema della domanda, sovradimensionata rispetto al numero di posti programmati. "L’accesso alle strutture, così come la via d’uscita, sono le due grandi criticità per le Rems, non solo in Toscana (sono due, con Volterra), ma in tutta Italia. Manca una rete di servizi sul territorio, legati all’accoglienza una volta che il paziente ha concluso il suo percorso in struttura". Tra gli obiettivi del progetto di agricoltura sociale sottolineati da Scarpa, ce n’è uno fondamentale: andare oltre il pregiudizio. Rendere la struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali (infermi di mente) e socialmente pericolosi, fruibile e aperta.

"Abbattere il muro della diffidenza, quello mentale, chiamato stigma - dice Scarpa - Anche per questo apriamo il nostro punto vendita. Per far capire che il paziente che sta affrontando un percorso terapeutico riabilitativo personalizzato può essere recuperato esercitando le proprie competenze e capacità. Si tratta di persone che hanno bisogno di cura ma anche di percorsi che diano loro una opportunità lavorativa, un’occasione di ’recupero’, dimostrando di sapersi reinserire nella società". Un progetto cosi strutturato è originale nel panorama delle Rems e probabilmente unico in Italia.

Y.C.