
La chef empolese Federica Continanza
Empoli, 3 dicembre 2015 - Due progetti targati Asev in rampa di lancio, un’occasione per avvicinarsi al mondo della cucina, quella genuina e che non butta via nulla. Così, grazie alla collaborazione della Fisar Empoli (Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori) e dell’associazione Mercatale, che metterà a disposizione i prodotti di filiera corta con cui dovranno sbizzarrirsi gli aspiranti cuochi, prenderanno il via rispettivamente «Mani in Pasta» e «Incontri di Gusto». Partecipare a «Mani in Pasta» costerà 250 euro a persona. Il corso (inizia mercoledì 16 dalle 19 alle 22), si terrà al laboratorio di cucina di via Veronese: una chance per mettersi alla prova ai fornelli con la voglia di imparare divertendosi, grazie ai preziosi insegnamenti della chef empolese Federica Continanza.
«Mani in Pasta» sarà strutturato in cinque lezioni, ognuna dedicata a un argomento ben preciso: dalla panificazione e la pasta fresca alla carne e i dolci, fino alla serata dedicata a quanto sia sfizioso e intelligente saper riusare gli scarti per realizzare piatti capolavoro. A metà gennaio scatterà invece «Incontri di Gusto»: i partecipanti cucineranno ancora sotto la regia di Federica Continanza, ma con un paio di particolarità rispetto a «Mani in Pasta». Gli incontri saranno tematici, con una parte pratica e una teorica. La chef empolese seguirà gli allievi in cucina e fornirà spiegazioni teoriche sulle principali eccellenze del territorio che saranno alla base dei piatti dei partecipanti: dalla cipolla di Certaldo al carciofo di Empoli per citare solo qualche esempio. Ciò che ogni volta sarà preparato si trasformerà in una vera e propria cena dove i corsisti saranno al tempo stesso i commensali.
«Cucinare significa compiere un gesto di amore, per chi sta ai fornelli come per chi poi gusterà le pietanze – spiega Federica Continanza – I due progetti sono stati pensati per far cucinare gli appassionati basandosi sulla qualità dei prodotti e sulla genuinità delle ricette casarecce e tradizionali. Credo sia particolarmente interessante provare a spiegare a chi parteciperà quanto sia importante non sprecare gli alimenti e riutilizzarli in altre ricette. Un bravo cuoco deve saperlo fare».