La contestazione: il testo su Golda Meir e il blitz degli attivisti nella libreria blindata

Una decina di militanti del Csa Intifida davanti alla San Paolo. La polemica tra megafono e volantini: "Iniziativa fuori luogo". L’autrice: "Una camionetta di polizia costretta a fare la guardia a un libro"

La protesta degli attivisti del Csa Intifada davanti alla libreria (Gasperini/Germogli)

La protesta degli attivisti del Csa Intifada davanti alla libreria (Gasperini/Germogli)

Empoli, 12 aprile 2024 – Avevano annunciato la protesta una decina di giorni fa e la promessa l’hanno mantenuta. Pacifica e poco partecipata, ma la mobilitazione c’è stata. Non arrivavano a dieci, ieri, gli attivisti del Csa Intifada Comunità in resistenza, ma si sono comunque dati appuntamento davanti alla libreria di via del Giglio, in centro storico a Empoli, con tanto di striscione e megafono.

Obiettivo, far rumore e tentare di interrompere la presentazione del libro ’Golda. Storia della donna che fondò Israele’ in programma per le 18,30 alla San Paolo Libri & Persone. La contestazione è stata rivolta all’autrice, Elisabetta Fiorito, che ha tracciato la biografia di Golda Meir, "una delle politiche più autorevoli del secondo Novecento - si legge in quarta di copertina - Amata o detestata, ma sempre e comunque considerata iconica, quasi leggendaria".

«Una figura inopportuna da esaltare in questo momento storico - secondo i manifestanti - Un evento fuori luogo visto quello che sta accadendo a Gaza, con il genocidio del popolo palestinese. Abbiamo chiesto di annullare la presentazione, che suona come una provocazione - hanno fatto sapere dall’Intifada - L’autrice può anche nascondersi dicendo che è libera di scrivere, ma ha scelto proprio di parlare della Meir. Il tempismo non è il suo forte considerando che Israele sta commettendo crimini di guerra. Siamo qui a dire che siamo dalla parte della Palestina, di un popolo che vive da anni in un carcere a cielo aperto".

Lo hanno fatto con la voce e le bandiere, un presidio pacifico che fortunatamente non ha richiesto l’intervento degli agenti di polizia, arrivati comunque sul posto per monitorare la situazione e controllare l’ingresso alla libreria. Elisabetta Fiorito, cronista parlamentare a Radio24 e Ilsole24ore, è arrivata a Empoli da Roma intorno alle 18. Si è detta dispiaciuta per l’accaduto e ha tenuto a precisare la sua posizione.

«Meir era una socialista, è stata la prima premier donna alla guida dello Stato d’Israele ma non ha nulla a che vedere con quel che sta accadendo oggi. La guerra è un’altra cosa", ha commentato la giornalista che poi ha fatto riferimento al notevole dispiegamento di forze dell’ordine. "Paghiamo con i nostri soldi questo servizio, è inconcepibile. Una camionetta della polizia costretta a fare la guardia a un libro. Un libro storico su una leader socialista. Sembra che abbia scritto Mein Kampf.

Siamo alla follia". Non è la prima volta che succede. Il precedente risale al mese scorso. A Firenze per la presentazione dello stesso libro, un blitz all’Odeon da parte di alcuni attivisti e alcuni aderenti del movimento ’Free Palestine’ ha agitato gli animi. L’autrice e il suo pubblico sono stati fatti allontanare per sicurezza da uscite secondarie. L’episodio anche in quell’occasione ha destato molto scalpore, dividendo l’opinione pubblica. Dal centro sociale empolese c’è stato decisamente meno fervore. Volantinaggio e striscioni con su scritto "Vergogna, Israele criminale" sono bastati a mantenere il punto. Y.C.