"Condividere, siamo una grande famiglia"

EMPOLI È stato presentato ieri mattina nella sede di via Cavour il bando per svolgere il Servizio civile alla Misericordia di...

È stato presentato ieri mattina nella sede di via Cavour il bando per svolgere il Servizio civile alla Misericordia di Empoli. Le iscrizioni sono aperte per ragazze e ragazzi tra 18 e i 28 anni: si tratta di 25 ore settimanali retribuite con un compenso di 500 euro. I posti disponibili all’Arciconfraternita sono 24, le richieste potranno essere presentate esclusivamente utilizzando lo Spid entro giovedì 15 febbraio. Una bellissima opportunità di crescita professionale e umana da cogliere assolutamente. Un ambiente, quello del volontariato, a cui dedicare parte del proprio tempo ad aiutare gli altri. Una presa di coscienza che un tuo gesto può cambiare in meglio la vita delle persone.

Ad aprire la presentazione è stato il governatore dell’Arciconfraternita empolese, Pier Luigi Ciari. "Il Servizio civile e il volontariato sono un’occasione e un modo per stare insieme e uscire fuori dal mondo dei social – spiega Ciari –. Esiste un rapporto diretto, è come se fossimo tutti una grande famiglia". Non è una sola e semplice esperienza annuale, si tratta di un percorso che può portarti ad aprire davanti a te diverse porte, e darti una mano a capire cosa fare del tuo futuro. "Alla fine del servizio civile in molti si appassionano e rimangono – dice felicemente Ciari –. È quello che speriamo possa accadere, noi siamo sempre a braccia aperte per avere nuove forze. Ci riempie il cuore e ci dà veramente un aiuto importante per portare avanti le nostre tante attività rivolte alle persone più fragili", conclude Ciari.

Infine ha preso la parola Fabrizio Sestini, segretario della Misericordia, che ha spiegato le modalità di presentazione della domanda ribadendo l’importanza della partecipazione. "È un servizio molto significativo per noi, non ci aiuta soltanto a svolgere le nostre mansioni, ma porta dentro anche dei giovani che danno una linfa vitale alla Misericordia".

N.P.