
Chiude la filiale della banca Rabbia e disagi a Stabbia "Così si penalizzano gli anziani"
La filiale di Stabbia della banca Credit Agricole non sarà più operativa da lunedì 22 maggio. La decisione, come si legge nella lettera informativa recapitata ai vari clienti, è motivata dalla "necessità di rispondere alle nuove esigenza del contesto di mercato per offrire ai clienti strumenti digitali innovativi per supportarli concretamente nell’operatività quotidiana. Per questo stiamo raggruppando la presenza dei nostri punti vendita sul territorio". Tutti gli attuali correntisti saranno automaticamente trasferiti alla filiale di Fucecchio, ma questa operazione ha suscitato non poche lamentele tra i cittadini della frazione del comune di Cerreto Guidi, come racconta Maria Melandri: "Sono anziana e avere la banca vicino casa è una bella comodità, mentre dover andare a Fucecchio è estremamente scomodo". "E’ stata una decisione presa senza pensare al disagio che si sarebbe creato soprattutto alle persone anziane – aggiunge Alessandro Goretti – Tra l’altro si tratta di una filiale che ha molti clienti".
E’ vero che sia Fucecchio che Cerreto Guidi sono distanti pochi chilometri, ma per alcune persone diventa complicato spostarsi. "Non sono più giovanissima e ho il marito infermo – spiega Maria Buono – Non mi posso permettere di perdere mezzora di tempo per andare a Fucecchio, ma anche cambiare banca non è poi così semplice, perché c’è da sbrigare talmente tanta burocrazia, che bisogna aver il tempo di dedicarcisi".
Dai pensionati agli imprenditori, la filiale della Credit Agricole serve una buona fetta di stabbiesi, tra cui molti non sembrano propensi ad accettare lo spostamento: "Questo è un disservizio per tutto il paese – tuona il titolare della farmacia locale, Riccardo Giomi – Tra l’altro non capiamo la scelta di chiudere una filiale che lavora molto, lasciando aperta magari quella di Cerreto Guidi solo perché è sita nel capoluogo del Comune". Primo Prosperi, titolare dell’azienda ’Ambiente e Vita’ che da oltre 50 anni opera sul territorio, è un altro imprenditore che ha esternato tutto il suo disappunto: "Ero cliente già della Banca di San Miniato prima del passaggio a Credit Agricole – spiega – ma questa decisione ci costringerà a cambiare, rivolgendoci o all’altra banca in paese o alla posta". C’è chi, poi, ha posto come condizione per diventare cliente proprio la necessità di stabilità, rimanendo quindi doppiamente deluso: "Nel 2021 venni via dalla Bcc Cambiano a Fucecchio per entrare in una filiale vicino casa visto che mia moglie non può guidare e non avrebbe potuto raggiungerla a piedi – racconta Felice Piccicuto – e mi era stato assicurato che non c’era motivo di temere una chiusura. Invece, eccoci qua. Tra l’altro nessuno ci ha anticipato la decisione, di cui siamo venuti a conoscenza solo con la lettera speditaci a casa, dove per altro è esplicitamente scritto che in caso non si voglia accettare il passaggio a Fucecchio è possibile contattare il nostro gestore. Io l’ho fatto, ma mi è stato detto che loro non ci possono fare niente e al numero verde di riferimento non si riesce a parlare con nessuno dopo lunghe attese. Quindi ho avviato l’iter per passare ad altra banca, ma anche questo deve essere completato prima del trasferimento automatico, per evitare un’ulteriore perdita di tempo per trasferire poi tutti i vari servizi attivati come l’accredito della pensione".
Simone Cioni