Cerbaiola, sos palestra. Spazio off-limits. Infiltrazioni d’acqua dal soffitto colabrodo

A tre anni dal sopralluogo del dipartimento dei servizi sociali della Asl la situazione non è cambiata, nonostante l’impegno di ristrutturazione. Gli ospiti sono costretti a fare attività motoria nella sala da pranzo.

Cerbaiola, sos palestra. Spazio off-limits. Infiltrazioni d’acqua dal soffitto colabrodo

Cerbaiola, sos palestra. Spazio off-limits. Infiltrazioni d’acqua dal soffitto colabrodo

di Irene Puccioni

Tre anni fa la situazione era questa: palestra non utilizzabile a causa di infiltrazioni di acqua piovana dalla copertura, mancanza di controsoffitto, presenza di umidità di risalita nelle murature, pavimentazione non idonea all’uso di attività motoria. Oggi: nulla è cambiato. Quello che dovrebbe essere lo spazio per il movimento e gli esercizi ginnici degli ospiti del centro diurno di Cerbaiola aspetta ancora il tanto atteso intervento di ristrutturazione. Al verbale della Commissione multidisciplinare di vigilanza delle strutture socio sanitarie, stilato a seguito del sopralluogo effettuato il 14 dicembre 2020, aveva fatto seguito un impegno preciso, con tanto di finanziamento da parte della Regione Toscana. Ma ancora nulla si è mosso, come lamenta il presidente dell’associazione ’I Ragazzi di Cerbaiola’, Rolando Terreni. "Stiamo ancora aspettando i famosi lavori – attacca - Ci era stato comunicato che la Regione avrebbe fatto la propria parte finanziando la ristrutturazione dello spazio e l’installazione di un paio di impianti di climatizzazione in modo da poter essere di nuovo fruibile sia dai disabili di Cerbaiola che dalle scuole empolesi. La situazione però è in stallo e sta compromettendo la salute dei nostri figli". Lo stesso Terreni lo ha verificato con sua figlia di 45 anni. "Deambula poco, ha bisogno di fare movimento. Se durante le ore al centro diurno non le viene fatta fare adeguata attività fisica tende a prendere peso e questo non va bene".

Per non privare gli ospiti dell’attività motoria, al centro diurno sono state trovate soluzioni alternative, ma non certo idonee per l’utenza. "I ragazzi utilizzano la sala da pranzo nei mesi invernali e lo spazio esterno in quelli estivi", spiega il presidente dell’associazione che raggruppa le famiglie degli ospiti. Ci sarebbe anche un locale al terzo piano, ma anche quello è poco adatto e insufficiente. "Si tratta di un spazio di appena 40 metri quadrati dove sono state posizionate tre cyclette a disposizione di una ventina di persone – fa notare Terreni – In passato c’era un bel progetto per i nostri ragazzi: uscivano con il pulmino e andavano a fare ginnastica a Montelupo Fiorentino presso l’Acsi Atletica Sport Toscana. Poi l’attività non ha avuto più i fondi ed è stata interrotta". Il presidente Terreni è molto amareggiato. "Ci sentiamo presi in giro – aggiunge – Stiamo anche calando con i numeri. Prima del Covid il centro di Cerbaiola era frequentato da una quarantina di persone, adesso sono la metà. Credo che molte famiglie abbiano deciso di non mandare più i propri figli proprio per la carenza di servizi. Abbiamo a disposizione una delle ville più belle di tutto il nostro territorio, ma riscontriamo scarsa volontà da parte delle istituzioni si recuperarla e valorizzarla offrendo, allo stesso tempo, servizi importanti a chi ne ha bisogno".