Centrodestra, è rottura. Poggianti si candida. Addio pieno di veleni: "Mancato il confronto"

Il capogruppo lascia FdI e corre in autonomia: "Non rinnoverò la tessera". Al suo fianco Udc, Popolo della Famiglia e Partito Liberale Italiano. I consiglieri Chiavacci e Giordano sono pronti a seguirlo nella scissione. .

Centrodestra, è rottura. Poggianti si candida. Addio pieno di veleni: "Mancato il confronto"

Centrodestra, è rottura. Poggianti si candida. Addio pieno di veleni: "Mancato il confronto"

Lo strappo è definitivo. Si è ingrossato giorno dopo giorno fino al divorzio, inevitabile. E ora anche ufficiale: Andrea Poggianti saluta Fratelli d’Italia, sbatte la porta e si mette in proprio. Un addio pieno di veleni e polemiche destinate a catalizzare l’attenzione di una campagna elettorale che si preannuncia scoppiettante. Alla fine il risultato è che il centrodestra si presenterà alle elezioni comunali diviso.

Da una parte l’imprenditore Simone Campinoti, ex Italia Viva, candidato civico della coalizione composta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Dall’altra Andrea Poggianti, attuale capogruppo di FdI in consiglio comunale, pronto a correre in autonomia con la lista Centro Destra per Empoli appoggiata da Udc, Popolo della Famiglia, Partito Liberale Italiano e dalla lista civica La mia Empoli. Poggianti presenterà ufficialmente la candidatura a sindaco in un incontro pubblico aperto a sostenitori e simpatizzanti. L’appuntamento è per domenica alle 17.30 nel comitato elettorale di piazza Farinata degli Uberti. La scissione potrebbe avere strascichi anche in consiglio comunale: sia Gabriele Chiavacci – consigliere ex Lega, ora in quota FdI – che Dessislava Giordano, consigliera di FdI, sembrano intenzionati a seguire Poggianti che si dice pronto a stracciare la tessera di FdI. "Ho già mandato una Pec avvisando il partito che non rinnoverò l’iscrizione – dice – ma conto ancora sulla maggioranza dei consiglieri e manterrò il titolo di capogruppo fino alla fine del mandato". Per Poggianti la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la riunione in programma mercoledì sera nella sede del partito. "Doveva essere un’occasione di confronto con Simone Campinoti, dopodiché è stata a mia insaputa trasformata in tutt’altro – tuona Poggianti –. Un comportamento che lascia trasparire incoerenza e ingratitudine da parte di alcuni esponenti del partito nei miei confronti". Poggianti si sente offeso e punta il dito contro i suoi (ormai ex) amici di partito. "È una mancanza di rispetto e di serietà invitarmi con una motivazione per poi cambiare le carte in tavola senza dirmelo. E, cosa ancora più grave, è una totale mancanza di riconoscenza per il lavoro svolto concretamente in tutti questi anni in cui mi sono adoperato per ricostruire la casa del centrodestra".

Il neo candidato è un fiume in piena e accusa Campinoti: "Se l’amico renziano tenesse, come ha sbandierato, all’unità del centrodestra avrebbe accettato il confronto con il sottoscritto. Non ha neppure cercato di informarsi sui 150 atti presentati da me e dai colleghi del gruppo nell’attività di opposizione". Poggianti è sicuro: "Campinoti non porterà valore aggiunto in termini di allargamento del perimetro della coalizione, a maggior ragione dopo che Iv si è spinta tra le braccia di Alessio Mantellassi. Il vero centrodestra a Empoli seguirà il sottoscritto". E intanto incassa il sostegno dell’Udc: "Crediamo che Poggianti abbia tutte le competenze per ricoprire la carica e portare la svolta di cui Empoli ha bisogno, pertanto ancora una volta saremo al suo fianco".

Alessandro Pistolesi