
L'esplosione è stata provocata probabilmente da una fuga di gas
Empoli, 31 maggio 2025 – Prima un boato tremendo, che squarcia il silenzio della notte e fa tremare i vetri delle finestre. Poi, pochi minuti dopo, il suono insistente di un campanello. È stata l’unica possibilità di salvezza per un uomo che, da un momento all’altro, si è ritrovato avvolto dalle fiamme dopo l’esplosione della sua abitazione. Il vicino di casa che lo ha soccorso si è trovato davanti resterà probabilmente impressa nella sua memoria per sempre.

“Me lo sono ritrovato davanti alla porta. Perdeva sangue, mi ha chiesto di aiutarlo”. A raccontare il dramma della scorsa notte è Reglan Alla, giovane di 20 anni vicino di casa dell’uomo rimasto gravemente ustionato nell’esplosione della sua abitazione. “Ero a letto e ho sentito una botta veramente forte – racconta –, i vetri hanno tremato. Mi sono anche affacciato ma sul momento non ho visto nulla, non c’erano fiamme. Poi, una decina di minuti dopo ho sentito il suonare il campanello”.
Il ragazzo si è trovato davanti una scena straziante. Il ferito, con le sue forze, aveva percorso a piedi i circa cento metri che distano dalla sua casa esplosa a quella del ragazzo, l’abitazione più vicina. “Mi ha chiesto aiuto e di chiamare un’ambulanza – racconta –. Io mi sono spaventato molto, lui era ferito gravemente, stava sanguinando vistosamente dalle braccia e dalla schiena. L’ho fatto mettere a sedere e ho chiamato subito l’ambulanza”.
Seppur in pericolo di vita, il ferito era tormentato dall’idea di aver perso il cane. “Era molto preoccupato per le sorti del cane – racconta Reglan –, lo cercava, lo chiamava. Io ho cercato di tranquillizzarlo ma, fino a che parlava con me, era molto vigile. Probabilmente ha avuto una scarica di adrenalina molto forte che non gli ha fatto sentire il dolore e, forse, nemmeno capire la gravità della situazione”.
Il cagnolino del ferito, animale a cui è molto affezionato, è stato poi ritrovato in mattinata in buone condizioni di salute e portato, momentaneamente, al canile di Empoli. In quei momenti concitati e disperati, è stata la stesso ferito ad avanzare un’ipotesi sull’accaduto. “Mi ha raccontato che ha sentito odore di gas provenire da una bombola e poi che questa è scoppiata – sottolinea Reglan –. In quel momento si trovava molto vicino alla bombola, così è stato investito in pieno dall’onda d’urto”.
“Io sono stato insieme a lui – conclude – fino all’arrivo dell’ambulanza e dei vigili del fuoco. Dopodiché è stato curato dai medici. Credo che se avesse perso i sensi o non trovato la forza di venire fino a qui sarebbe morto in casa perché abitava da solo e nessuno sarebbe andato a vedere cosa era successo, visto che casa sua è semi-nascosta dalla boscaglia. Gli auguro di cuore che riesca a salvarsi anche se sono consapevole, avendole viste bene, di quanto gravi siano le sue ferite”.
Francesco Storai