YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Cani abbandonati, estate da bollino rosso: “Arrivano soprattutto pitbull ed esemplari anziani”

Nel canile gestito dall’associazione Arca ne sono arrivati 60. Cartacci, volontaria da 39 anni, racconta: "L’exploit è per Ferragosto"

Cinzia Cartacci, volontaria storica, coccola un ospite del canile (Gasperini/Germogli)

Cinzia Cartacci, volontaria storica, coccola un ospite del canile (Gasperini/Germogli)

Empoli, 13 agosto 2024 – Sono giorni bollenti, una stagione rovente e non solo per le temperature. È un’altra estate da bollino rosso quella dell’associazione Arca che gestisce il canile municipale di Empoli, dove in questi giorni in concomitanza con le partenze di Ferragosto, le segnalazioni di abbandoni fioccano generose. Non sono più impreviste e imprevedibili. Non diminuiscono i numeri, ma cambiano le modalità. "È un momentaccio. Più brutto di altri – racconta scoraggiata Cinzia Cartacci, volontaria storica, da 39 anni impegnata con Arca –. Siamo tempestati di chiamate, mail, messaggi social. Le scuse più utilizzate? Gente che deve trasferirsi o che ha problemi economici. Se poi vai a sondare la razza, al 70% si tratta di pitbull e cani di difficile gestione. L’estate, con le vacanze di mezzo, è il periodo peggiore".

Si abbandona non più ’come’ prima, con la crudeltà di chi lega al palo il suo animale, ma tanto quanto in passato. Su prenotazione, previa chiamata, i proprietari telefonano e scrivono per accettarsi che la cessione del cane possa essere fatta. Così come un pacco da consegnare in determinate fasce orarie. Al momento sono circa 60 i cagnoloni di ogni età presenti nella struttura di via del Castelluccio dei Falaschi: hanno bisogno di cure e attenzioni senza sosta.

Se ne occupano quattro volontari al mattino e un altro paio la sera, "stringendo i denti e facendo i turni perché i cani senza una casa hanno bisogno di noi sempre, anche nei festivi". Aprire i box, sgambatura di una mezz’ora, pulitura delle gabbie e somministrazione delle terapie sono solo alcune delle attività quotidiane. Il caldo lo si combatte come si può, con piscine gonfiabili e teloni a copertura delle gabbie. La struttura empolese non è al collasso, è ben tenuta, un’oasi felice rispetto ad altre realtà, "ma l’insensibilità anche qui dilaga. La maggior parte degli abbandoni riguarda cani di grossa taglia, complicati da gestire e quindi da adottare. La maremmana? È arrivata da una situazione di disagio disumana".

E poi ci sono Renato e Zero, una coppia di cuccioli meticci di 10 mesi in cerca di un padrone di cui potersi fidare, Thor, con i suoi 14 anni è il più anziano del canile. "L’adozione dei più vecchiotti è un’esperienza bellissima – racconta Cartacci –. I cani anziani una volta arrivati a casa fermano l’orologio, rallentano per godersi al meglio tutto quello che non hanno potuto vivere in canile". Anche i pastori dell’Asia Centrale Roy e Zara, 150 chili in due, hanno trovato una nuova famiglia: "Una coppia di giovani che si sono dedicati da volontari al loro accudimento per un anno intero". Durante l’open day di giugno, qualche box si è aperto "ma manca la consapevolezza. Non si ha idea di cosa voglia dire prendersi cura di un’altra vita. Serve più informazione, sensibilizzazione. Bisogna tornare a parlarne ai più piccoli, tra i banchi di scuola".

Il canile municipale, da Marcignana accoglie solo i cani randagi, abbandonati o recuperati sul territorio. "È difficile trovare volontari idonei a questo compito – aggiunge – Non tutti sanno come rapportarsi a certe razze". Ex impiegata ora in pensione, la volontaria ha dedicato metà della sua vita al canile. "Non ho mai voluto lasciare. I cani sono la mia terapia. Qui il bene è puro, non c’è giudizio né discriminazione". Accarezza prima Charlotte e poi Rondine "arrivata a maggio e quindi, chiamata così". Loro, con Cinzia, una casa l’hanno trovata. Per tutti gli altri, c’è ancora domani.