
Candidati a sindaco. Le riflessioni del Pd. Cei: "Qui non c’è spazio per ambizioni personali"
Nelle stanze della politica, nei circoli, al bar: in città ormai non si parla d’altro. In molti si chiedono chi sarà il candidato dem chiamato a difendere il fortino rosso - uno dei pochi rimasti in Toscana - dagli assalti del centrodestra. Le consultazioni nel Pd sono in corso, l’identikit sembra tracciato: salvo ribaltoni sarà un giovane under 30, ambizioso e con una buona esperienza alle spalle. Dunque uno tra Fabio Barsottini, Alessio Mantellassi e Lorenzo Cei, segretario comunale del Pd che fa il punto sulle riflessioni in corso.
Cei, a che punto siamo?
"Procediamo secondo la tabella di marcia. Contiamo di ufficializzare la candidatura entro fine ottobre, inizio novembre".
Niente primarie dunque?
"Nelle discussioni portate avanti fin qui, l’ipotesi non è mai stata presa in considerazione. Saremo in grado di trovare una sintesi sul nome. Anche perché il risultato delle consultazioni dovrà essere messo a beneficio della costituenda coalizione di centrosinistra".
Si parla anche di lei come candidato. Si sentirebbe pronto?
"A decidere sarà il Pd di Empoli. Non c’è spazio per ambizioni personali o autocandidature".
Arrivare dopo Barnini non sarà semplice...
"Brenda gode di grande stima all’interno del partito, abbiamo trascorso tanti anni con il segno più, l’asticella è certamente alta. Ma non credo si possa parlare di un’eredità che qualcuno deve raccogliere. Ogni stagione ha le sue sfide".
Quali sono le prossime?
"Abbiamo di fronte dieci anni in cui saranno centrali i temi della sostenibilità e del rispetto ambientale. Temi enormi, è vero. Ma anche l’Empolese può fare la sua parte. Questa è una sfida che abbiamo colto fin dall’inizio ma che oggi diventa un’esigenza sempre più stringente. Così come dovremo insistere sul potenziamento delle frazioni, portando i servizi più vicini ai cittadini".
Il centrodestra arriva da ottimi risultati alle politiche. Empoli è diventata contendibile?
"Sappiamo bene che Empoli è contendibile ma noi ci sentiamo forti e preparati. Se godiamo di consenso ampio è perché ci siamo resi conto che bisogna fare azioni concrete e non ci si può aspettare il voto di appartenenza".
Settimane fa ha teso la mano a Terzo Polo e sinistra. Appello recepito?
"Sono convinto che non ci debbano essere paletti, il dialogo messo in piedi è proficuo. Al momento vedo una coalizione di centrosinistra che potrebbe comprendere Iv, Azione, Sinistra italiana, Verdi e Possibile. Ma non chiudo la porta a nessun altro partito di centrosinistra, siamo disponibili al dialogo anche con chi in questi mesi i contatti sono stati meno intensi".
Nessun accordo con i grillini?
"Ho percepito scetticismo da parte loro. Se ci ripensano, noi siamo qui...".
Ha pubblicato sui social una foto a ’Corri la vita’ con Barsottini. Chi ha vinto?
"Abbiamo entrambi uno spirito più solidale che sportivo (ride, ndr). Non contava la prestazione agonistica ma l’aspetto sociale dell’iniziativa".
E per la corsa a sindaco?
"Non ci piace troppo definirla così, più che una corsa è un dialogo. Il senso è: andiamo tutti insieme, anche meno veloci. Ma ripeto: entro un mesetto il quadro sarà più chiaro".
Alessandro Pistolesi