Un blitz interforze per controllare le condizioni di lavoro all’interno dell’ex Saffa. Quella di ieri mattina è stata un’operazione monstre, coordinata dalla prefettura di Firenze nell’ambito dell’importante attività dedicata alle aziende che si occupano di logistica, moda e tessile. Obiettivo: ispezionare il capannone di quella che fu la storica fabbrica di fiammiferi. In campo una vera e propria task force con polizia di Stato, carabinieri, guardia di Finanza, vigili del fuoco, Ispettorato del lavoro, Dipartimento di prevenzione Asl Toscana centro e polizia municipale di Fucecchio. L’attività ispettiva ha consentito di controllare le otto ditte che lavorano nel capannone, di identificare 53 persone – tre soltanto di nazionalità italiana, tutti gli altri cinesi –, riscontrando la presenza di tre cittadini cinesi irregolari sul territorio nazionale, uno dei quali con precedenti penali. Immediate dunque le procedure di espulsione, subito avviate come previste dalla legge.
I pompieri, inoltre, hanno accertato la presenza nei refettori di dodici bombole Gpl, potenzialmente pericolose che sono state pertanto affidate ad una ditta specializzata. L’Asl ha contestato, inoltre, al titolare di una delle ditte di confezioni il reato di assunzione di tre lavoratori senza visita medica per l’idoneità allo svolgimento delle mansioni. Contestate, a cura dell’Asl, anche la violazione di alcune norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. "Ad oggi, grazie al tavolo della Prefettura – si legge in una importante nota di bilancio – sono stati effettuati tredici accessi ispettivi, controllate 86 ditte, 270 lavoratori e sospese dodici attività imprenditoriali.