Empoli, 12 settembre 2024 – Ieri mattina c’erano ancora i segni sulla porta. L’impronta di una scarpa e un paio di sfregi scuri sullo stipite: le prove certe del tentativo di intrusione all’interno dell’abitazione. E in quella abitazione, in viale Buozzi, da qualche settimana abita il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa con la sua famiglia che martedì sera al rientro si è trovata davanti una scena sconvolgente: il portone di casa completamente spalancato e la paura che all’interno potessero esserci ancora i malviventi. Dopo la scoperta del fatto tutta la famiglia è rimasta comprensibilmente sotto shock, in particolare la figlia più piccola dell’allenatore azzurro. D’Aversa ha subito avvertito le forze dell’ordine. Sul posto è intervenuta una volante della polizia del commissariato di Empoli per raccogliere elementi utili alle indagini e le testimonianze del vicinato. Le indagini sono in corso.
"Mi pare di aver sentito dei rumori di calci intorno alle 20.30 – racconta una residente del viale – ma non posso affermare con certezza che fosse rivolti al portone dell’abitazione del mister dell’Empoli. Ero in casa e a quell’ora evito di uscire vista la gente che gira lungo il viale. Poi però quando intorno alle 22 ho sentito la sirena della polizia mi sono affacciata e ho capito cosa era successo. Immagino lo shock, soprattutto per i bambini. Per fortuna non erano in casa. Vivere qui è diventato un incubo".
Lo stesso mister si è sfogato sui social raccontando quegli attimi di grande spavento e senso di impotenza di fronte ad un episodio che segna inevitabilmente la vita di una persona e quella della propria famiglia. "È stato un momento difficile, ma è già alle spalle, lontanissimo. La porta di casa aperta, la privacy violata, la paura. Grazie alle forze dell’ordine, agli empolesi e allo straordinario amore della mia famiglia. Un brutto episodio che appartiene già al passato. Si continua a lavorare per Empoli-Juventus", ha scritto D’Aversa su Instagram poche ore dopo il fatto.
Ieri, in tarda mattinata la polizia è tornata in viale Buozzi a casa di mister D’Aversa per raccogliere altri elementi utili alle indagini e verificare eventuali ammanchi tra gli effetti personali della famiglia del tecnico dell’Empoli. Lungo viale Buozzi si affacciano alcune delle palazzine più eleganti di Empoli e dove abitano noti imprenditori e professionisti locali. Furti, tentavi di scasso, danni e atti vandalici sono all’ordine del giorno. Alcuni mesi fa la minicar del figlio di un professionista fu presa di mira da uno dei balordi che ’frequenta’ il parco della Rimembranza. Il mezzo era parcheggiato proprio sotto casa. Tutta la scena è stata ripresa da una telecamera di videosorveglianza privata. Al balordo di turno ci sono voluti due tentativi per aprire il mezzo. Nel primo caso, nonostante gli sforzi, lo sportello rimaneva chiuso. Pochi minuti dopo è ritornato con lo strumento ’giusto’ che gli ha permesso di entrare dentro. Nell’abitacolo il giovane proprietario aveva dimenticato il portafogli con soldi e documenti. Tutto sparito. Basta una minima distrazione che le auto vengono completamente ripulite. "Qualche settimana fa sono venuti a trovarci degli amici dalla Francia – racconta un’altra residente – Abbiamo detto loro di parcheggiare sotto casa nostra. L’indomani l’hanno ritrovata con i vetri rotti. Per fortuna all’interno non avevano lasciato nulla. Ma di sicuro non se ne sono andati via con un bel ricordo di Empoli".
Irene Puccioni