
Empoli, 6 settembre 2023 – Una sentenza destinata a dare, quanto meno, un sollievo economico a tutte quelle famiglie che si trovano a non essere più in grado di accudire un proprio caro presso la propria abitazione a causa del progredire di una malattia degenerativa irreversibile.
La vittoria degli eredi della signora Eda Pirani, affetta dal morbo di Alzheimer, deceduta ormai dodici anni fa nella Rsa Pablo Neruda di Castelfiorentino, sancisce un principio molto importante: l’assistenza sanitaria per questo tipo di malati deve essere a carico del sistema sanitario nazionale e quindi gratuita per l’assistito e i propri familiari.
Lo ha stabilito la Corte di Appello di Firenze, confermando la sentenza di primo grado emessa dal tribunale fiorentino sul caso dell’anziana.
A portare avanti la battaglia giudiziaria è stata la nipote-avvocato, Valentina Bertini, che dopo cinque anni dalla morte della nonna si era vista recapitare con molta sorpresa un’ingiunzione di pagamento dalla struttura Rsa presso la quale era stata ricoverata la donna. Un debito di quasi 30mila euro per “oneri alberghieri“ che, secondo l’Asl Toscana centro, avrebbe dovuto essere a carico della paziente, e dal momento che lei non era più in vita, spettava agli eredi saldare.
I giudici in primo grado e poi in appello hanno invece ribadito che quando la malattia arriva ad uno stadio terminale e irreversibile e la persona non è più in grado di provvedere a se stessa né gli stessi familiari sono in grado di farlo, è il sistema sanitario nazionale che deve prendersi in carico soggetto. Nel caso della signora non c’era inscindibilità tra le cure sanitarie e quelle assistenziali, come spiega la stessa nipote-avvocato. "Mia nonna non poteva più essere curata a casa. Aveva due badanti, una per le ore diurne e l’altra per quelle notturne, ma nonostante le amorevoli cure a lei serviva un’assistenza sanitaria specifica. Ecco che fu deciso il trasferimento nella Rsa dove veniva accudita in tutto. Questo tipo di assistenza era totale e per tanto doveva essere a carico del sistema sanitario nazionale".
E’ la prima volta che la corte di appello di Firenze emette una sentenza del genere su questa delicata materia. "Potrebbe aprire un varco importante – sottolinea l’avvocato Bertini – e dare una mano a tutte quelle famiglie che non hanno strumenti né mezzi economici per accudire i propri cari affetti da malattie degenerative irreversibili. Questa è prima di tutto una sentenza di civiltà".