
Un’immagine della drammatica alluvione che ha travolto e sconvolto Cerreto e altri territori dell’Empolese Valdelsa nel 2023 (foto archivio Germogli)
Cerreto Guidi, 8 marzo 2025 – L’idea era stata lanciata mesi fa. Ieri il palazzo comunale di Cerreto Guidi ha ospitato il primo tavolo operativo con Regione, Consorzio 4 Basso Valdarno, Genio Civile, Acque SpA e Città Metropolitana. Obiettivo, sinergia. Pianificare strategie per contrastare il rischio idrogeologico sul territorio.
Aggiornare le procedure, mentre si sommano le emergenze. Migliorare la capacità di reazione. Perché quando qualcosa sta per accadere - nonostante il sistema allerte sia rodato - non è mai prevedibile dove e con quanta intensità cadrà la perturbazione.
La storia lo insegna, basta guardare al 2 novembre 2023: a più di un anno dall’alluvione a Cerreto Guidi e Vinci - con Stabbia, frazione vicina allo sbocco del Vincio e del Vinciarello, la più colpita - è tempo di bilanci. Cosa è stato fatto e cosa c’è da fare. Se ne è parlato con l’assessora regionale all’ambiente e difesa del suolo Monia Monni che a Cerreto ha fatto il punto sulla realizzazione delle opere di somma urgenza ormai concluse e sugli interventi di ricostruzione.
La buona notizia è che la Regione anticiperà i fondi per il rifacimento del Ponte di Masino (sarà demolito e ricostruito) e la risagomatura del Vincio. Nella programmazione delle opere di mitigazione, restano invece ferme ad ora le due casse di espansione. Progetti essenziali per la sicurezza del territorio, “che il Governo non finanzierà - ha spiegato Monni - perché i fondi saranno destinati esclusivamente a opere che possono essere completate entro la durata dell’emergenza, ossia meno di due anni. Non c’è logica in questa scelta. Le casse di espansione richiedono tempistiche più lunghe anche solo per gli espropri. Dovremo trovare altre soluzioni di finanziamento”.
Il Vincio resta osservato speciale. Intanto una ricognizione. Per la realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza della Valdelsa - che attendono risorse statali - servono più di 58milioni di euro. I 15 interventi per ora effettuati tra Cerreto Guidi, Fucecchio e Vinci ammontano a più di 36 mila euro mentre 4 milioni di euro di opere saranno realizzate a Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Empoli, Fucecchio, Montaione, Montelupo Fiorentino e Vinci.
“Oltre alle operazioni di somma urgenza – ha detto Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio di Bonifica Bassovaldarno - abbiamo eseguito lavori di manutenzione straordinaria per ripristinare la piena funzionalità dei corsi d’acqua, fondamentali per la sicurezza della comunità. Gli interventi hanno riguardato in particolare i corsi d’acqua Vincio e Vinciarello, dove sono state effettuate opere di riprofilatura degli alvei e il ripristino delle condizioni ottimali di deflusso. Abbiamo investito risorse significative per mettere in sicurezza il territorio, garantendo il corretto funzionamento del sistema idraulico locale e riducendo il rischio di nuove criticità”.
“Siamo davanti ad una crisi aggravata dal cambiamento climatico. Le nostre città non sono state pianificate per sopportare quantitativi di pioggia così elevati in tempi così brevi – ha proseguito Monni – Non lo sono i reticoli idrografici, non lo sono i sistemi fognari, non lo sono le città stesse. Il piano dei fabbisogni ammonta a 1 miliardo di euro, di cui 58 milioni destinati a questo territorio e 16 milioni soltanto per Cerreto Guidi. Ora attendiamo di sapere quale sarà la dotazione finanziaria che il Dipartimento di Protezione civile nazionale metterà a disposizione della Toscana. I soldi arriveranno dal Fondo Nazionale per le Emergenze, la capienza è limitata e dovrà coprire sia le esigenze passate che quelle future”. Una sfida ardua. “Il territorio – ha aggiunto la sindaca cerretese Simona Rossetti – è stato ascoltato. Proficuo il confronto sulla pianificazione e sulla modalità del lavoro congiunto”.