Alluvionata per due volte. Ecco la mail attesa 4 anni: "I ristori? L’iter è in corso"

Nel 2019 i danni da allagamento proprio come lo scorso novembre. Dopo la protesta, la Regione risponde: "Non sempre le procedure sono snelle".

Alluvionata per due volte. Ecco la mail attesa 4 anni: "I ristori? L’iter è in corso"

Alluvionata per due volte. Ecco la mail attesa 4 anni: "I ristori? L’iter è in corso"

"Che sia una coincidenza? Forse un miracolo?". Se lo chiede Rosanna Ricigliano, mentre incredula apre la mail che aspettava dal 2019. L’oggetto è ad alta priorità anche se parlare di urgenza, visti i tempi della burocrazia, suona come una beffa. Il mittente? La direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile che, finalmente, a quasi 4 anni di distanza dall’accaduto si pronuncia in merito alla richiesta della cittadina empolese di un "rimborso danni per l’alluvione 2019". Una risposta non proprio tempestiva che arriva dopo la pubblicazione sul nostro giornale della storia di Ricigliano.

"Il garage di mia mamma si è allagato anche con l’alluvione dello scorso novembre - aveva raccontato la donna, esasperata - Ma aspetto ancora i soldi dal 2019". Una vera odissea, quella vissuta da chi spera di ottenere i ristori post alluvione. Dopo tanta attesa, ecco un segnale. La ’giustificazione’ per il ritardo tra le righe è un’ammissione di colpa. "La procedura a cui fa riferimento per il finanziamento statale per i danni ai privati nel novembre 2019 - si legge nella mail della segreteria della Difesa del Suolo - è ancora in corso". Ed ecco il motivo del ritardo. "Purtroppo i tempi dei rimborsi non sono adeguati alle effettive necessità di chi, come lei, ha subìto così gravi danni al proprio patrimonio. I funzionari regionali cercano di fare del loro meglio per seguire con la massima sollecitudine le istruttorie - spiegano dalla Protezione Civile - Non sempre i passaggi amministrativi necessari per completarle sono snelli e danno la possibilità di arrivare in tempi sostenibili al ristoro. E questo, anche per vincoli che non dipendono dalla volontà dell’amministrazione regionale". La vicenda di Rosanna Ricigliano era iniziata a novembre 2019, quando gran parte del territorio venne inondato, compresa la frazione di Avane, dove abitavano i suoi genitori. Svolti i lavori di ripristino e presentati i documenti richiesti, inizia una lunga e silenziosa attesa. Durata fino a novembre 2022, quando viene comunicato che la domanda è decaduta. Ma si presenta la possibilità di un nuovo finanziamento regionale. Altra somma spesa da Ricigliano per il geometra e un altro anno che passa senza risposte. Fino al colpo di scena, dopo l’ultimo allagamento del garage. "Spero solo - dice la donna - che il tutto serva a smuovere la situazione per me e ma anche per chi come me attende risposte da anni".