Alia, il nuovo impianto piace a destra e sinistra

Poggianti e Picchielli: "Investire per ridurre la Tari". Cioni (Fabrica Comune): "Giusto parlarne in consiglio, va capito che impatto avrà"

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Un impianto per il recupero e il riciclo dei rifiuti al Terrafino, che possa estrarre dagli scarti, attraverso un processo chimico, il ‘giacimento’ di carbonio presente, e trasformarlo in metanolo, etanolo e idrogeno. La proposta di realizzarlo a Empoli, avanzata da Alia Spa, non sembra trovare posizioni contrarie neppure dalle forze politiche d’opposizione. Il sindaco Brenda Barnini, nell’intervista rilasciata a La Nazione, ha detto di voler "vedere di cosa si parla", aggiungendo che "il primo passaggio indispensabile è il coinvolgimento del consiglio comunale e pertanto mi aspetto che Alia si renda disponibile a venire a illustrare il progetto a tutto il consiglio comunale".

Andrea Picchielli, capogruppo della Lega, va oltre: "Io proporrei un consiglio comunale aperto – dice - Anche noi siamo preoccupati per l’aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, sia per le famiglie che per le imprese. Siamo pertanto favorevoli ad ascoltare la proposta di Alia e allo stesso tempo crediamo sia fondamentale il confronto con la cittadinanza". Per Picchielli tutto ciò che possa incentivare il riuso di ciò che altrimenti andrebbe in discarica è da valutare: "Anche i termovalorizzatori non vanno condannati a prescindere – aggiunge – Sicuramente l’industria del riciclo chimico è interessante. Tuttavia, va capita la precisa locazione dell’impianto affinché non abbia impatto a livello paesaggistico". Il fatto che un impianto del genere sul territorio possa portare a una forte riduzione della Tari, per il capogruppo leghista è una buona cosa, ma deve portare benefici maggiori. "Se Empoli accettasse di accogliere questo tipo di impianto mi aspetto altri investimenti da parte di Alia, ma anche dalla Regione. La sola diminuzione della Tari sarebbe solo un contentino".

Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia-Centrodestra per Empoli, Andrea Poggianti, dice sì all’impianto. "Per le sommarie informazioni pervenuteci – spiega - l’impianto sembrerebbe poco impattante a livello di inquinamento, di nuova generazione e atto a produrre energia dalla plastica non riciclabile. Quindi la nostra posizione non è contraria, ma di positiva fiducia con riserva di approfondire nelle sedi comunali competenti la questione. Riteniamo comunque sempre valida – aggiunge Poggianti - anche la soluzione del termovalorizzatore di nuova generazione come nei paesi scandinavi, in quanto è inaccettabile l’incremento di oltre l’11% della Tari per smaltire fuori regione i rifiuti toscani ed empolesi".

Beatrice Cioni, capogruppo Buongiorno Empoli – Fabrica Comune, si dice favorevole ma chiede approfondimenti per scongiurare ‘sorprese’ in futuro. "Dobbiamo prima di tutto capire che impatto potrebbe avere sull’ambiente. Vorrei ricordare – sottolinea Cioni – che anche il Keu pareva un prodotto inerte che non produceva danni alla salute. Poi, nel 2018, Arpat ha detto che alle prove di cessione, inerte non era. Bene, dunque, parlarne in consiglio comunale, ma non solo con il gestore proponente, ma anche con tecnici e scienziati, e magari all’interno di un contraddittorio. Ovviamente tutto deve muoversi all’interno di una strategia complessiva dei rifiuti, a partire da una riduzione della produzione". Stefano Busoni, presidente Legambiente Empolese Valdelsa, ritiene la proposta di Alia "accoglibile". "Sull’impianto mi riservo di esprimere un giudizio, ma sulla necessità di aumentare le attività di recupero e di riciclo dei rifiuti sono d’accordo con il sindaco Barnini".

Irene Puccioni