L’emergenza abitativa, qui come altrove, è un problema crescente, con un aumento dei prezzi degli affitti e delle difficoltà per trovare alloggi a prezzi accessibili. Una criticità che va di pari passo con i problemi occupazionali, e anche con cambiamenti sociali che nel frattempo sono intervenuti negli ultimi anni: gli affitti brevi hanno trasformato luoghi non tradizionalmente centrali in aree di interesse, con aumenti dei canoni di locazione a lungo termine a due cifre e una riduzione sostanziale delle abitazioni sul mercato. La casa, però, è un diritto. Allo stesso tempo è un diritto anche un casa dignitosa, accogliente, sicura, dotata di comfort. Ecco perché quello che è accaduto a Fucecchio – con i 16 nuovi alloggi – è un fatto carico di significati. Fucecchio ha ben 213 case popolari, a cui ora si aggiungono a queste nuove: solo 25 sono in attesa di ristrutturazione. "Un ambito, quello della casa, sul quale – ha sottolineato Donnini – c’è il grande impegno dell’assessore Lazzeretti, nell’ascolto delle esigenze e con autentica dedizione nel cercare soluzioni".
E sul tema delle ristrutturazioni ha fatto il punto Alessio Mantellassi (nella foto), sindaco di Empoli delegato alle Politiche della casa per l’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa. "Publicasa sta facendo un grande lavoro – ha detto –. Anche per la rapidità con cui cerca di rispondere alle esigenze ed alle urgenze. Purtroppo in tutta la zona ci sono ancora molti appartamenti di edilizia popolare che non possiamo assegnare, perché bisognosi di ristrutturazione a causa della condizioni nelle quali gli inquilini le hanno lasciate: grazie a fondi stanziati dalla Regione Toscana stiamo andando velocemente ad un primo lotto di interventi. Si tratta di immobili – precisa Mantellassi – che richiedono mediamente investimenti di circa ventimila euro, necessari per renderli di nuovo abitabili e disponibili ad essere di nuovo immessi nel circuito dell’edilizia residenziale pubblica. È importante quindi continuare a reperire nuove risorse e l’intervento della Regione, che ha contribuito con 300mila euro già destinati alla riqualificazione di altri venti appartamenti presenti sul territorio, possiamo adesso proseguire con il nostro programma che prevede non solo la costruzione di nuove unità abitative ma la ristrutturazione del patrimonio edilizio disponibile". "Abbiamo così la possibilità di affiancare alla costruzione di nuovi complessi – ha concluso – una preziosa opera di manutenzione degli alloggi già disponibili, alcuni dei quali risalenti al 1922 e che hanno una storia civica ed urbanistica meritoria di essere valorizzata".
Carlo Baroni