REDAZIONE EMPOLI

"Aiutatemi a salvare i miei cani"

L’appello di Andreina Parrini che ha gestito per 15 anni il canile e ora non può muoversi a causa di un incidente

I quattromila metri di campo interamente dedicato ai cani abbandonati e maltrattati sono la sua oasi di serenità. E’ casa. E’ quel sogno realizzato dopo un trapianto di rene e pancreas, un obiettivo che le ha ridato la gioia di vivere. Andreina Parrini al suo canile di Montelupo Fiorentino tiene più di ogni altra cosa al mondo e fino ad oggi si è sempre autofinanziata mettendo i box a servizio pensione per privati, facendo da luogo di sosta e accudimento per i cani in attesa di adozione e accudendo quelli che i padroni non sono più venuti a riprendere dopo le vacanze estive.

Ma oggi la situazione per lei è diventata critica. Un incidente accaduto nel canile qualche mese fa ha reso Andreina Parrini, pensionata e invalida, impossibilitata a muoversi. Ed ora il canile sta attraversando un momento davvero difficile.

"Mi sono rotta un femore e la riabilitazione sarà lunga – racconta Andreina Parrini- Mentre aspettavo l’ambulanza, il pensiero per il destino che sarebbe toccato alle mie creature ha sovrastato il dolore. Ho ancora un po’ di strada da fare per rimettermi in piedi".

Autofinanziarsi oggi è più che mai un’impresa. "Ho sempre provveduto da sola ai miei cani, ma oggi non ci riesco più. Ho una persona che mi sta sostituendo e le spese, oltre a questa, sono tante come la luce e il veterinario. Ho diversi cani anziani che prendono medicine costose. Mi vedo costretta a lanciare un appello: abbiamo bisogno di medicinali specifici, antinfiammatori, collari, coperte, sacchi di mangime gastrointestinal perché molti dei cani hanno colite e disturbi intestinali cronici. Ma anche prodotti per la pulizia. Insomma, qualsiasi piccola offerta per noi è un grande gesto!".

Fino al 2019 il canile riusciva a mantenersi con qualche cane tenuto a pensione, ma ora con la pandemia e l’impossibilità di viaggiare anche per brevi periodi, il servizio non funziona più. Perla e Tosca sono impaurite, traumatizzate. Qualche altro randagio invece ormai si sente a casa. Ci sono pastori cardiopatici ed altri affetti da displasia. Sono tutti cani con storie difficili alle spalle.

"Tre anni fa ho recuperato venti pastori tedeschi da un allevamento che era stato sequestrato. A loro - spiega la Parrini- si aggiungono quei cani i cui padroni, dopo il periodo di pensione, sono spariti nel nulla. In tutto sono una quindicina di cui parecchi anziani e bisognosi di cure". I suoi cani l’hanno fatta rinascere. "Mi hanno salvato la vita. E oggi che non ho più la forza che avevo quindici anni fa... il mio pensiero per il futuro va a loro".

Un futuro incerto e doloroso. "Sarò costretta a cedere tutto ad un’associazione. L’idea di rivendere il campo fa male: ci ho messo tutta me stessa. L’idea alternativa? Trovare una casina a pian terreno con un po’ di giardino dove tenere i miei 10 vecchietti e lasciare il canile a qualcuno che prosegua con passione e dedizione. Lo spazio per l’agility non manca, potrebbero nascere belle iniziative". L’indirizzo a cui fare riferimento per chi vuole raccogliere l’appello di Andreina e dare un futuro che non sia disperato ai suoi cani è il seguente: [email protected].

Ylenia Cecchetti