
Intanto sale l’attesa per le ricerche sul drago: sarà davvero opera del Genio?
Dal 2018, il progetto di collaborazione fra il Comune di Vinci ed il Dipartimento di lettere e filosofia dell’Università di Firenze ha dato un impulso decisivo al progetto “e-Leo: Archivio digitale di Storia della Tecnica e della Scienza“, implementando gli studi su Leonardo Da Vinci dal linguaggio al pensiero in generale. Per un percorso condiviso, scaduto lo scorso gennaio, che proseguirà sino al 2030: il prolungamento dell’intesa che le parti sono pronte a sottoscrivere durerà altri cinque anni, durante i quali dottorandi e studiosi dell’UniFi contribuiranno a mettere a disposizione del Comune e dell’utenza della Biblioteca Leonardiana il risultato dei loro studi sul Genio.
Un primo via libera è arrivato pochi giorni fa dalla giunta comunale per una collaborazione avviata ormai tre legislature fa che il Comune di Vinci ha giudicato proficua, in quanto sono stati messi a disposizione a costo zero risultati di programmi di ricerca o progetti a favore degli utenti: proprio un ricercatore dell’Università di Firenze ha ad esempio eseguito la trascrizione del Trattato della pittura di proprietà della Biblioteca Leonardiana, poi pubblicato in e-leo. Un accordo che rappresenta idealmente un passaggio del maxi-progetto avviato ormai un ventennio fa: la Biblioteca Leonardiana ha lavorato, fin dal 2005-2006, all’implementazione delle varie funzioni dell’archivio digitale, tra cui la funzione “Glossario leonardiano“ che consta delle voci “Glossario della meccanica nei Codici di Madrid e Atlantico“, “Glossario dell’ottica e della prospettiva nel Codici di Francia“ e “Glossario dell’anatomia nel corpus dei disegni di Windsor“.
E l’approvazione della "bozza di accordo scientifico" con l’Università "per collaborazione sulla lingua e il lessico leonardiani" da parte del sindaco Daniele Vanni e della giunta arriva mentre sono in fase finale (a quanto pare) gli studi sul drago alato rinvenuto nei mesi scorsi: gli studiosi coinvolti sono a lavoro per individuarne la paternità. Non si sa ancora se a realizzare il bozzetto sul camino sia stato Leonardo, ma se l’attribuzione dell’opera (che stando a quanto trapela risale più o meno al 1470) al Genio venisse confermata, si tratterebbe cronologicamente parlando della prima della lunga serie di opere d’arte da lui realizzate. Il responso potrebbe arrivare a breve: Vinci incrocia le dita, perché in caso di esito positivo si aprirebbero scenari decisamente interessanti. Ma in ogni caso, gli studi su Leonardo condotti dall’UniFi proseguiranno.