Abbandono scolastico: "Impennata di casi" . In centro arriva un hub per aiutare i giovani

In piazza del Popolo un luogo di ascolto, supporto e orientamento . Ghilli: "Nel periodo post Covid il 40% dei ragazzi ha lasciato gli studi". Il progetto di recupero si è piazzato al primo posto a livello nazionale .

Abbandono scolastico: "Impennata di casi" . In centro arriva un hub per aiutare i giovani

Abbandono scolastico: "Impennata di casi" . In centro arriva un hub per aiutare i giovani

Un’indagine condotta nei mesi scorsi, su un campione di 300 giovani tra 16 e 30 anni ha risposto a un unico, importante interrogativo. Quali sono le reali esigenze di questa fascia di popolazione? Al punto numero uno, emerge la forte necessità di ‘orientamento’ sia in vista di una prosecuzione degli studi, sia per scegliere con maggiore consapevolezza un percorso di formazione o di inserimento lavorativo. E poi servono un punto di ascolto, uno sportello di supporto psicologico e relazionale. Un luogo, in sostanza, per dare risposte ai bisogni dei giovani empolesi.

Questo spazio fisico ora c’è, si chiama Hub 4 Young e aprirà i battenti da lunedì in piazza del Popolo. Attivo ogni lunedì dalle 14 alle 17, il martedì e giovedì dalle 14 alle 18 e il mercoledì dalle 11 alle 15, l’ufficio comunale per i giovani in cerca di indicazioni sui servizi a loro dedicati sarà coordinato da ’Youth worker’ ovvero professionisti che avranno il compito di ascoltare i giovani e aiutarli a orientarsi nei passaggi, spesso complicati, tra la scuola e il lavoro, formazione e tirocinio. Come si realizza un curriculum vitae? E per una video presentazione da dove si comincia? A cosa serve il centro per l’impiego? Lo spazio inaugurato al piano terra di Palazzo Leggenda risponderà a questi dubbi.

Si tratta di una delle azioni principali del progetto Dum-Diamoci Una Mossa, per il quale il Comune di Empoli, nel 2023, ha ottenuto un cospicuo finanziamento da parte di Anci e dal Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile della presidenza del Consiglio dei Ministri. Il target di riferimento guarda ai giovani inattivi del territorio empolese, i cosiddetti Neet. "Giovani che non studiano, non si formano e non lavorano - ha spiegato Carlo Ghilli, responsabile del servizio Biblioteca, Beni Culturali, Giovani e Archivio Storico - Nel periodo post Covid c’è stata un’impennata del tasso di abbandono scolastico che anche nell’Empolese ha riguardato il 40% dei giovani residenti. Abbiamo quindi dato vita al progetto, che su 150 comuni italiani partecipanti si è piazzato, nella sua categoria, primo a livello nazionale, permettendoci di contare su un finanziamento da 120mila euro".

L’hub, cuore del progetto, vanta la collaborazione con le realtà locali del territorio che si occupano di giovani e terzo settore. "Prevede dieci linee di intervento - ha aggiunto Caterina Maltinti, referente di Dum - Diamoci una mossa - E’ luogo fisico di ascolto, supporto e orientamento. Un mese fa è stato istituito l’Osservatorio giovanile, una novità per Empoli, che ci porta a parlare di politiche giovanili con tutti gli attori territoriali coinvolti. Un servizio per i Neet (rappresentato dal 15% dei giovani a livello ragionale) ma non solo". "Che questo sia un luogo di riferimento per i nostri giovani - ha concluso don Guido Engels, proposto della Collegiata di Empoli che ha eseguito la benedizione dei nuovi locali - Ce n’è davvero un gran bisogno". Y.C.