Empoli, Zanetti: "La squadra è in salute, la vittoria arriverà"

Il tecnico degli azzurri ha presentato la sfida contro il Bologna: "Partita con diverse incognite dovute al cambio di allenatore"

Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli (Fotocronache Germogli)

Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli (Fotocronache Germogli)

Empoli, 16 settembre 2022 - La sconfitta con la Roma non ha lasciato ad Empoli punti ma di certo ha lasciato all'allenatore Paolo Zanetti delle certezze. Certezze su un gioco propositivo e voluto fortemente dal tecnico azzurro, come lui stesso ha dichiarato alla conferenza stampa di vigilia alla sfida contro il Bologna (sabato 17 settembre alle 15): "Non baratterei mai nulla per la prestazione, perché nel tempo ci porta a delle certezze. E' normale che desideriamo tutti una vittoria per cercare di portare a casa quello che produciamo. Mi interessa che i ragazzi siano contenti e felici. Questa è una squadra per la quale ho grande stima, e non voglio cadere nell'errore di far cadere la squadra in un loop mentale dove per cercare la vittoria si va a perdere le nostre sicurezze. La vittoria arriverà se continuiamo a giocare in questo modo e soprattutto se aggiungiamo un pizzico di attenzione e cattiveria in più. Dietro ogni sconfitta ci sono dettagli tecnici e imperfezioni da migliorare, e noi stiamo lavorando su questi".

Tra i difetti c'è anche il discorso difensivo. Nelle ultime due partite si è visto qualche sbavatura, anche se contro la Roma i gol sono stati decisi dalle giocate di due campioni

"Nella tua domanda c'è anche la risposta. Il modo di giocare è stato sempre lo stesso, anche se in alcuni momenti della gara siamo stati meno continui, ma questo capiterà perché c'è anche l'avversario. E' utopia pensare che l'Empoli non possa soffrire nell'arco dei 90 minuti. Abbiamo preso un eurogol da parte di Dybala, mentre il secondo gol forse si poteva evitare con un po' di attenzione in più, ma questo lo sappiamo anche noi. In generale creiamo tanto ma subiamo il giusto. Significa che non ci sono problemi strutturali che mi devono far pensare a un cambio di modulo o di proposta di gioco. La squadra ha le sue caratteristiche, che gli ho trasmesso anche io. Non sono un allenatore difensivista e non lo diventerò qui. Dobbiamo essere bravi a trovare un equilibrio anche attaccando."

L'Empoli è l'unica squadra della parte sinistra che ha realizzato quasi 100 cross in queste prime giornate. E' una peculiarità del suo gioco?

"Sono numeri che ho anche io e che analizziamo. Questa cosa dei cross l'abbiamo alzata, e ci stiamo ancora lavorando. I numeri stanno iniziando a migliorare. Ora dobbiamo affinare il tempo tra l'effettuazione del cross e il ricevimento della palla da parte dell'attaccante per cercare di essere più imprevedibili. E' la strada giusta e dimostra che vogliamo essere protagonisti della gara fin dal principio. Non voglio far passare il messaggio che non ci interessa del risultato. Noi vogliamo giocare bene per vincere le partite. I pali diventeranno gol, i rigori diventeranno rigori dati e i tiri che escono di qualche centimetro si trasformeranno in gol. Poi bisogna subire poco e cercare di essere più concreti".

Quali saranno le difficoltà del match di domani?

"Andare a Bologna è difficile a prescindere da chi c'è in panchina. Ci aspettiamo una partita particolare, perché dal punto di vista tattico qualche incognita c'è. Potrebbe cambiare qualcosa, quando una squadra cambia l'allenatore quest'ultimo vuole portare la sua idea. Abbiamo lavorato molto su noi stessi e meno sugli avversari rispetto ad altre volte. Dobbiamo ragionare per noi stessi, rispettando sempre tutti, tenendo altissimo il livello di attenzione. Loro hanno dei singoli straordinari, e hanno una squadra costruita per fare campionati importanti".

Quanto sei contento del campionato di Ismajli? 

"E' un ragazzo che ho conosciuto quest'anno e che dal primo giorno è bastato uno sguardo per capirci. Ha un carattere straordinario, è un combattente. Ci capiamo al volo perché abbiamo la stessa mentalità. Se dovessi andare in guerra mi porterei Ismajli. Si merita quello che sta ottenendo".

Ha dei dubbi per domani tra Marin e Grassi e tra Pjaca e Bajrami?

"E' difficile cambiare tanto la squadra che ha fatto la prestazione con la Roma. Gli unici dubbi sono di natura fisica, ne ho un paio da valutare. Di fondo vorrei riconfermare la squadra in blocco. C'è qualche giocatore che scalpita. Marin ha fatto molto bene, ma anche Grassi. E' una scelta che la società mi ha dato. Uno è un giocatore più tattico e difensivo, Marin ha invece grande tecnica. Deciderò in base a questo e in base allo stato fisico dei singoli".