Empoli, Zanetti: "Salernitana realtà importante, sarà una sfida difficile"

Il tecnico azzurro presenta la sfida di lunedì alle 18.30 contro i campani "Bajrami? Sono finiti gli alibi, adesso deve parlare il campo"

Zanetti, tecnico dell'Empoli

Zanetti, tecnico dell'Empoli

Empoli, 4 settembre 2022 - Dopo il pareggio interno contro l'Hellas Verona (il terzo consecutivo), l'Empoli va a caccia dei primi tre punti stagionali. Per gli azzurri l'impresa non è semplice, perché sulla loro strada troveranno la Salernitana di Nicola una delle squadre più in forma dell'ultimo momento. I campani hanno perso solo alla prima giornata contro la Roma, per poi ottenere 5 punti nelle ultime tre gare. Lo sa bene mister Zanetti, che nella consueta conferenza stampa della vigilia ha sottolineato quelle che saranno le difficoltà del match dell'Arechi, in programma domani alle 18:30.

"Andiamo a giocare su un campo difficile contro una squadra difficile. La Salernitana rappresenta una realtà importante, è una squadra che ha speso quasi 50 milioni di euro nell'ultimo mercato, quindi mi viene difficile pensare che abbia il nostro stesso obiettivo. Sarà una sfida stimolante per continuare il nostro percorso di crescita e cercare di fare risultato".

E' sollevato dalla chiusura del mercato? Pjaca e Akpa Akpro sono pronti per domani?

"Quando finisce il mercato è come se iniziasse un altro momento. Adesso la testa può andare esclusivamente all'Empoli, dove tutti abbiamo un obiettivo comune. I giocatori che sono arrivati sono importanti, e ci daranno una grossa mano per alzare il nostro livello. Per quanto riguarda Marko e Daniel non sono ancora al top, ma questo è assolutamente normale. Ad entrambi manca il minutaggio nelle gameb, ma si giocano la maglia da titolare come gli altri".

Come si è trovato con Accardi?

"Benissimo. Uno dei motivi per i quali volevo tornare qui è proprio per lavorare con grandi professionisti, come lui e il presidente Corsi. Ora capisco perché una realtà così piccola riesce a fare calcio ad alto il livello, grazie al loro lavoro. Mi sono calato in questa visione. Tutti i giorni lavoriamo con umiltà e fame di risultati per mettere le basi per il futuro".

E' preoccupato per la terza partita in pochi giorni?

"No, penso che la squadra possa fare tre partite in una settimana se accade ogni tanto. Non credo nel turnover, a meno che non vedo un giocatore davvero stanco. Domani farò dei cambi, ma di sicuro non stravolgerò la formazione".

Domani giocherà Bajrami, cosa si aspetta da lui?

"Non è detto che partirà titolare, c'è anche Pjaca. Sicuramente uno tra loro due partirà dall'inizio mentre l'altro subentrerà. Purtroppo sarà assente anche Destro, quindi devo fare delle valutazioni. Da Bajrami mi aspetto molto, adesso gli alibi sono finiti e a parlare deve essere solo il campo".

Quali sono le condizioni di Baldanzi?

"Starà fuori circa un mese, ma questo non deve condizionarlo. Ho parlato con lui e ci tiene tantissimo a rientrare al più presto. E' un ragazzo che stimo molto, ha aspettato il suo momento ed è stato bravo a sfruttarlo. Deve rimanere tranquillo, perché ha il tempo dalla sua parte. Ha un banco di prova che gli permetterà ancora di più il passaggio da ragazzo ad uomo". 

Quali sono i margini di crescita di Parisi?

"Oltre ad essere tecnicamente dotato, ha una caratteristica che mi piace: quando il gioco si fa duro, entra ancora di più nella sfida, dimostrando il giocatore che è. Sta lavorando molto sulla fase difensiva dove sta migliorando, anche contro avversari più quotati. Ha tantissimo margine di crescita, soprattutto negli ultimi 20 metri dove può fare qualche assist in più. E' un giocatore che è destinato ad arrivare in un top club".