La Via dell’Amore riaprirà a maggio, sarà come un museo

Il governatore della Liguria, Toti: "Investiti venti milioni sulle Cinque Terre" E il ministro Santanchè: "I castelli della Lunigiana come quelli della Loira"

La Via dell'Amore

La Via dell'Amore

La Spezia, 2 aprile 2023 –  Più di un semplice sentiero ma vero simbolo della Liguria nel mondo, la via dell’Amore riaprirà parzialmente a maggio e in maniera completa nel 2024. Intagliata nella roccia, offre a chi la percorre un’emozione unica, l’impressione di camminare sospesi tra mare e cielo. "Abbiamo investito oltre venti milioni di euro - spiega il governatore Giovanni Toti - per metterla in sicurezza, utilizzando per lo più fondi regionali. Si tratta di un vero gioiello e l’accesso a questo percorso dovrà essere gestito con particolare cura, attraverso flussi controllati come fosse un museo della natura. Su questo punto stiamo lavorando in stretta intesa con il sindaco di Rio Maggiore Fabrizia Pecunia per mettere in campo gli strumenti necessari".

Dal Terminal crociere della Spezia (dove il Comune ha organizzato una conferenza programmatica sui temi dell’accoglienza e del turismo) viene ribadito quanto sia urgente una pianificazione. Tre milioni e mezzo di visitatori al Parco delle Cinque Terre e quasi cinquecentomila presenze nel capoluogo - numeri del 2022 - danno la dimensione di quanto il turismo in provincia non sia più un fenomeno ma un vero e proprio settore, al pari dell’industria o della cantieristica. E come tale, necessiti di una governance, che passi prima di tutto dall’analisi e dalla gestione dei flussi. Non solo le Cinque Terre, che a tratti rischiano di rimanere soffocate da un numero di visitatori così enorme da compromettere la sopravvivenza stessa di un ecosistema tanto bello quanto fragile, ma anche la Val di Vara, la Val di Magra e la Lunigiana. L’obiettivo - viene ripetuto dai relatori del convegno - è ragionare in termini di area vasta, per alleggerire la riviera e valorizzare territori toccati ancora marginalmente dal turismo.

"E’ un obiettivo alla portata - sottolinea il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, a cui sono affidate le conclusioni dei lavori - a patto che si abbandoni una visione ristretta e parziale e si lavori per creare una regia unica". Sinergie e varietà di proposte - dal trekking alla subacquea, dal mare alle Apuane, dai musei all’enogastronomia - per costruire un’offerta competitiva e di qualità, perché la partita si gioca sui dettagli. "Altre nazioni, penso ad esempio alla Francia, sono eccellenti nella promozione. Noi purtroppo no. I castelli della Lunigiana sono di gran lunga più belli di quelli della Loira ma registrano molti meno visitatori. Su questo aspetto abbiamo tanto da imparare". Altro tema attualissimo quello delle concessioni balneari, dove sull’applicazione della direttiva Bolkestein il ministro esprime ottimismo: "L’Europa ci chiede di applicarla, il ministro Fitto ha avviato un dialogo con Bruxelles e sono fiduciosa si possa presto arrivare ad una soluzione che tenga in equilibrio la tutela delle imprese e una revisione dei canoni secondo il buon senso".