Fatture elettroniche, ecco come conservarle e per quanto tempo

Dal 1 luglio 2022 l'obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso, salvo alcune eccezioni, anche alle partite Iva in regime forfettario sopra i 25mila euro

Fattura elettronica

Fattura elettronica

Roma, 24 agosto 2022 – Dal 1luglio 2022 l'obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche ai titolari di partita Iva in regime forfettario. E' stato rinviato al 2024, invece, l'obbligo per chi è in regime agevolato ma ha ricavi o compensi che restano entro i 25mila euro annui. Le fatture elettroniche, come quelle cartacee, vanno conservate. Ecco cosa c'è da saperre a riguardo.

Obbligo di conservazione delle fatture elettroniche: come fare Le fatture elettorniche non vanno conservate in formato pdf o excel sul computer, ma in formato xml, che non è possibile modificare dopo la loro trasmissione. L'Agenzia delle Entrate mette a disposizione gratuitamente questo servizio, che però non viene attivato automaticamente. Occorre accedere a 'Fatture e corrispettivi', attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate, quindi andare sulla sezione 'Fatturazione elettronica e conservazione', clicccare su 'Conservazione', quindi su 'Accedi alla sezione conservazione' e seguendo la procedura richiesta è possibile aderire al servizio.

Per quanto tempo vanno conservate le fatture Che siano cartacee o elettroniche, secondo quanto previsto dal codice civile, le fatture vanno conservate per almeno dieci anni e vanno presentate in caso di controllo.

Le sanzioni previste Se non si conservano le fatture elettroniche, il contribuente rischia una sanzione che può andare da 1.032,91 a 7.646,85 euro ed il mancato adempimento non dà diritto al contribuente di avvalersi ai fini accertativi dell'esibizione dei documenti non conservati a norma.