Mutui e prestiti, estinzione anticipata: scatta il rimborso dei costi accessori

A stabilire la novità una recente sentenza della Corte costituzionale. Ecco cosa c'è da sapere.

Mutui e prestiti, estinzione anticipata: scatta il rimborso dei costi accessori

Mutui e prestiti, estinzione anticipata: scatta il rimborso dei costi accessori

Firenze, 17 gennaio 2023 - Se il consumatore estingue anticipatamente un finanziamento, che sia un prestito personale o un mutuo, la banca o la finanziaria devono ridurre proporzionalmente tutti i costi sostenuti per accendere il contratto di finanziamento e rimborsare il cliente. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che, con la sentenza 263 depositata il 22 dicembre 2022, ha sancito l’incostituzionalità delle precedenti limitazioni relative ai costi sostenuti dai consumatori: tutte le spese devono essere ridotte proporzionalmente in caso di estinzione anticipata.  

«La Corte costituzionale – spiega infatti Grazia Ferdenzi, legale di Confconsumatori - ha ravvisato che la limitazione costituisca una violazione dei vincoli derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea e, in particolare, della direttiva 2008/48/CE, come interpretato dalla Corte di giustizia con la sentenza Lexitor. In tale pronuncia, infatti, la Corte di giustizia della Ue ha chiarito che il diritto alla riduzione deve riferirsi a tutti i costi sostenuti dal consumatore, e che la riduzione deve operare in proporzione alla minore durata del contratto, conseguente alla restituzione anticipata».  

Gli effetti per i consumatori Ai consumatori che abbiano estinto anticipatamente un contratto di finanziamento avranno diritto al rimborso dei 'costi recurring', cioè costi assicurativi e interessi e 'costi front up', cioè spese istruttorie e commissioni per l'attività di intermediazione.

Quando scatta il rimborso “La novità – specifica Silvano Bartolini, esperto settore credito di Codacons Toscana - riguarda i contratti di finanziamento che sono stati stipulati prima del 2021 e retroattivamente fino a dieci anni prima. Si stima che a livello nazionale – sottolinea – le banche debbano restituire 5 miliardi di euro. Spesso si tratta di migliaia di euro per ogni consumatore". Come si fa a sapere se l’istituto di credito ci deve rimborsare quanto dovuto? "Serve una copia del contratto di finanziamento con la banca o la finanziaria e una copia del conteggio estintivo", risponde Bartolini. "Come Codacons Toscana – conclude – valutiamo gratuitamente ogni posizione".