Digitalizzazione dei Comuni toscani, in ritardo Grosseto e Lucca, promosse le altre città

Le città capoluogo di provincia più digitali della regione sono Arezzo, Firenze, Livorno, Massa, Pisa, Pistoia e Siena. E' quanto emerge da un'indagine realizzata da Fpa per Deda Next.

Digitalizzazione, un'opportunità per i comuni e i cittadini

Digitalizzazione, un'opportunità per i comuni e i cittadini

Firenze, 19 maggio 2023 - Promossi per livello di maturità digitale tutti i comuni capoluogo di provincia toscani, tranne Grosseto e Lucca. E' quanto emerge da un'indagine sul tema, realizzata da Fpa, società del gruppo Digital360, per Deda Next, realtà impegnata nell’accompagnare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione e delle aziende di pubblico servizio, e presentata al Forum Pa 2023. Il livello più alto di digitalizzazione si riscontra a Arezzo, Firenze, Livorno, Massa, Pisa, Pistoia e Siena, mentre è medio-alto a Prato. Grosseto e Lucca sono invece tra i comuni capoluogo con un livello di maturità digitale medio-basso.

Per arrivare a queste conclusioni, l'indagine tiene in considerazione tre indici: l’offerta online di servizi (Digital public services), l’integrazione dei sistemi comunali con le piattaforme nazionali (Digital PA) e l’attivazione di strumenti di trasparenza, informazione e interazione digitale (Digital Openness).

Il quadro che ne emerge, dice la ricerca, è positivo: nel 2023 sono 32 città capoluogo a raggiungere un buon livello di maturità digitale nell’indice sintetico Ca.Re., tra cui ci sono le toscane Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Siena. Sia nell’indice sintetico che nei tre indici dimensionali, la maggior parte dei Comuni si colloca nelle fasce più elevate (oltre ai citati nel livello “buono”, 52, tra cui la toscana Prato, sono nel “medio-alto”, mentre quelli in ritardo, come Grosseto e Lucca, rappresentano ormai una minoranza (23 medio-bassa e 3 bassa).

Le risorse del Pnrr

Nel 2023 ha preso il via la fase di implementazione dei progetti per la digitalizzazione degli enti locali finanziati nell’ambito di Pa Digitale 2026. A partire dal 2022, sulla piattaforma sono stati pubblicati 12 avvisi destinati ai Comuni. Un’opportunità a cui le amministrazioni hanno risposto con grande interesse: circa il 98% ha ottenuto almeno un finanziamento sulle diverse misure attivate. Al 21 aprile 2023 risultano assegnati poco meno di 1,9 miliardi, di cui 187,3 milioni ottenuti dai soli comuni capoluogo. Secondo l'indagine, i tassi di adesione maggiori si registrano soprattutto nella migrazione in cloud, con oltre 691 milioni di euro attributi a un totale di 7.355 Comuni (il 93,1%), e nel miglioramento dei servizi digitali, con oltre 774 milioni assegnati a 6.596 Comuni (83,5%). Se si guarda ai soli capoluoghi, tutti i 110 hanno ottenuto un finanziamento per la migrazione in cloud, 103 per il miglioramento dell’esperienza del cittadino. Il 70,8% dei Comuni italiani ha ottenuto un finanziamento per completare l’adozione di Spid e Cie, il 65% per l’onboarding dei servizi sull’app IO e il 54,5% per l’integrazione dei propri servizi di pagamento su pagoPA, il 63,3% per l’adesione alla nuova piattaforma notifiche digitali, il 51,2% per lo sviluppo di Api sulla Pdnp.