LUIGI CAROPPO
Economia

Cgil, campagna d’autunno "contro le precarietà"

Tenuta del tessuto socio-economico e grandi scelte (Multiutility e piano rifiuti): parla il segretario toscano Rossano Rossi

Nel riquadro Rossano Rossi

Nel riquadro Rossano Rossi

Firenze, 14 ottobre 2023 - Salari, carovita, sanità, diseguaglianze. La Cgil lancia la campagna d'autunno. Dopo la manifestazione nazionale a Roma, la Toscana diventa capitale della mobilitazione per stare sempre più vicino a lavoratori e famiglie.  

Segretario Rossano Rossi, la Toscana sembra al palo. Che prospettive delinea? L’asse virtuoso tra imprenditori-istituzioni-lavoratori-sindacati può essere rilanciato o è il tempo dell’egoismo?

"Siamo preoccupati per la situazione economico-sociale della Toscana, i lavoratori hanno già pagato un caro prezzo. Il rilancio del sistema industriale-manifatturiero regionale dovrebbe essere un obiettivo condiviso da tutti, ognuno facendo il proprio mestiere".

La Cgil Toscana è protagonista del dibattito regionale. Con posizioni forti e nette. Altrettanto vigoroso il rapporto con il nuovo Pd di Schlein e Fossi. "Noi diciamo la nostra, apertamente, con chiarezza e in autonomia. Da tempo il mondo del lavoro non ha adeguata rappresentanza in politica. Il Pd ha aperto un corso che sembra più in sintonia col mondo del lavoro, ora sia conseguente nei fatti. Questo vale anche per gli altri partiti del campo progressista. Lavoro precario da combattere e sanità pubblica da difendere".

I problemi però non nascono da un anno fa. Ma da molto prima quando al governo c’era anche il centrosinistra. "E infatti i partiti del centrosinistra hanno perso voti e rappresentanza della propria base sociale. In particolare i tagli alla sanità e il Jobs Act sono state scelte ostili alle classi più deboli della popolazione".

Piano Rifiuti, tutti d’accordo sulla necessità di portarlo a termine. Ma prima del 2028 non si vedranno benefici concreti. E’ davvero così innovativo? E la Toscana centrale come se la caverà senza impianti dopo la bocciatura di Empoli? Peccioli sempre a tappare le falle? "I presupposti del piano sono innovativi, frutto di un confronto approfondito e partecipato. Il tema degli impianti va affrontato in una logica regionale sapendo però che sicurezza, tipologia, localizzazione e dimensioni sono fattori determinanti".

Multiutility, la sua posizione anche in questo caso non dà spazio ad equivoci. Niente Borsa.  "Ci hanno accusato di essere ideologici: ma ideologica è la posizione di chi, prima ancora di redigere un piano industriale, pensa alla quotazione in borsa. La borsa ha logiche proprie che non sono quelle dell’interesse generale dei cittadini".

Lei propone altri tipi di finanziamento. Ma sono praticabili? "Il fatto che si stia pensando di quotare in borsa questi servizi dimostra che c’è una redditività nella gestione. Quindi i Comuni accettino di rinunciare a una parte degli utili per finanziare gradualmente gli investimenti. Perché poi non usare green bond come fanno in varie realtà nel Nord Italia, anche per dare una forma di partecipazione e investimento ai risparmiatori toscani?".

E l'azionariato popolare lanciato dal sindaco di Scandicci Fallani su La Nazione e rilanciato dal governatore Giani in consiglio regionale? 

“Se si vogliono coinvolgere i risparmiatori toscani, una strada può piuttosto essere quella di emettere obbligazioni, di piccolo taglio per evitare speculazioni, rivolte a persone fisiche”.

Il dibattito politico toscano è ancorato molto al totonomi delle prossime elezioni. Più candidati che idee. Non crede? 

"Sì, la deriva sembra questa, sarebbe opportuno e necessario concentrarsi su programmi e confronti anche con le parti sociali, noi siamo disponibili con le nostre proposte e rivendicazioni”.