Toscana, è boom di turisti: 8,7 milioni da gennaio a maggio 2022, con un balzo del +172%

Irpet: “Tornano gli stranieri (+507% rispetto al 2021) e soprattutto gli americani”

Turisti a Firenze (foto Marco Mori /New Press Photo)

Turisti a Firenze (foto Marco Mori /New Press Photo)

Firenze, 1 agosto 2022 – Sono tornati i turisti in Toscana e non solo quelli europei. E' quanto emerge dalla congiuntura turistica di Irpet relativa ai primi cinque mesi del 2022. Le presenze turistiche aumentano infatti di circa il 172 per cento rispetto allo stesso periodo 2021, salendo da 3,3 a 8,7 milioni. Non è stato ancora recuperato il gap rispetto al 2019 (-31,4 per cento), ma il dato di maggio, dove il distacco sul periodo pre pandemico si riduce ad un -18 per cento, lascia ben sperare.

Da dove arrivano i turisti in Toscana

A tornare nella nostra regione sono soprattutto gli stranieri, con un +507 per cento nel periodo gennaio-maggio 2022 sul gennaio-maggio 2021, non più solo essenzialmente europei, come era accaduto nel 2021, ma anche extra europei, in particolare provenienti dal continente americano. Tra gli europei, a farla da padrone sono scandinavi e inglesi, che avevano abbandonato quasi totalmente la regione nel biennio 2020-2021. Seguono i turisti provenienti da Stati Uniti, Australia e Sud America. Da soli gli stranieri determinano circa un terzo della crescita complessiva di tutto il turismo toscano nel periodo preso in considerazione. Gli asiatici restano ancora i 'grandi assenti'.

Gli alloggi preferiti sono gli alberghi a 3-4 stelle, ma sono gli appartamenti privati gli unici che hanno recuperato i livelli pre pandemia

I turisti arrivati in Toscana nei primi cinque mesi del 2022 hanno scelto di alloggiare nelle strutture alberghiere, soprattutto hotel a 3 e 4 stelle, particolarmente penalizzati nello scorso biennio. I più resilienti alla crisi sono stati gli alberghi a cinque stelle, anche se in questo inizio 2022 registrano un incremento delle presenze (+141 per cento), inferiore alla media degli altri esercizi alberghieri. Se gli alberghi a 5 stelle sono ancora ad un -28 per cento di presenze turistiche rispetto al 2019 e quelli a quattro stelle al -46,3 per cento, gli affitti a breve termine di appartamenti di privati registrano un +112,4 per cento di presenze rispetto al 2019.

Le destinazioni? Città d'arte e coiline

A crescere di più nei primi mesi del 2022 sono le destinazioni che hanno maggiormente sofferto l’impatto del Covid nello scorso biennio, in particolare le città d’arte - e Firenze su tutte - ma anche Montecatini Terme in Valdinievole, vero e proprio hub del turismo internazionale organizzato per visitare le destinazioni storico-artistiche della regione. A seguire in termini di crescita nei primi mesi del 2022 sono le destinazioni collinari limitrofe a Firenze e con un brand internazionale largamente affermato, il Chianti, l’Empolese Val d’Elsa, ma anche le aree dell’Etruria Volterrana e della Val di Chiana senese, che sembrano quest’anno avviate a recuperare una parte significativa delle perdite subite durante i primi due anni di Covid, pur rimanendo lontane dai livelli del 2019. Le destinazioni balneari e montane, nei primi 5 mesi dell’anno, registrano i rimbalzi più contenuti perché minore è il terreno da recuperare rispetto al 2019, grazie alla tenuta della componente domestica dei flussi. Una evidente eccezione appare la Maremma Area Sud la cui distanza dai livelli del 2019 (-26.6 per cento), è influenzata dall’aumento delle strutture inadempienti, che non comunicano i dati relativi alle presenze. Discorso per certi aspetti analogo riguarda gli ambiti della provincia aretina.

Le parole di Federalberghi: "La crisi non è finita"

Il presidente di Federalberghi Toscana: “La crisi non è finita, manca una presenza su tre rispetto al 2019” “Nei primi cinque mesi 2022 aumentano i turisti, ma mancano all'appello ancora un terzo delle presenze rispetto al 2019 e questo pesa nelle casse di aziende che stanno fronteggiando una forte difficoltà dovuta ai rincari delle materie prime e dei costi dell'energia”.

Così commenta i dati Irpet Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana. “Il comparto più colpito è proprio quello alberghiero, dove da gennaio a maggio 2022 rispetto allo stesso periodo 2019 mancano ancora il 42 per cento delle presenze. Per questo – aggiunge Barbetti – chiediamo che le misure di sostegno al comparto siano prorogate. E' necessario mettere al centro del prossimo piano regionale di sviluppo gli interventi a sostegno del comparto alberghiero”.

“I numeri di Irpet sul settore delle locazioni turistiche brevi – prosegue il presidente di Federalberghi Toscana – evidenziano quello che denunciamo da anni: c'è un sommerso enorme nel settore e servono perciò misure aggiuntive come quella ad esempio richiesta dal sindaco di Firenze Dario Nardella”. “Quello che emerge nel complesso – conclude – è che la nostra regione, dal punto di vista turistico, ha tutti i fondamentali per ripartire in maniera efficace e competitiva dopo la pandemia, ma è altrettanto vero che il mercato post Covid è più competitivo e non ci possiamo permettere che la rendita di immagine del brand Toscana, da sola, ci porti fuori dalla crisi economica che la pandemia ha generato”.