Luce e gas, come leggere le bollette: i consigli per risparmiare

Ecco il manuale di autodifesa di Aduc

Firenze, 27 dicembre 2022 – Quanto costa la luce e quanto il gas? Quali sono le condizioni che ci applica il fornitore? Nella bolletta spesso non si capisce e ciò rende più difficile tentare di risparmiare, sia eventualmente riducendo i consumi o cambiando fornitore. A venire in aiuto Segugio.it e Sostariffe.it, che evidenziano come siano due i parametri su cui i consumatori possono intervenire per ridurre la spesa. Per valutare la convenienza di un’offerta è necessario conoscere il costo fisso della fornitura, indipendente dal consumo ed espresso su base mensile o annuale, e il costo unitario dell’energia, espresso in €/kWh per l’energia elettrica e €/Smc per il gas. È necessario, per avere un’idea chiara sulle caratteristiche della tariffa, conoscere il modo in cui variano questi due fattori nel tempo. In particolare, è il costo dell’energia ad essere un elemento potenzialmente molto variabile. Per le tariffe indicizzate, infatti, l’aggiornamento è mensile. Per le tariffe a prezzo bloccato dipende, invece, dalla durata del periodo promozionale. Fino all’anno scorso molte bollette erano a prezzo fisso, perciò era più semplice cercare di dedurre in fattura il prezzo al kilowattora o al metro cubo di gas. “Oggi, con la diffusione massiva di tariffe a prezzo indicizzato – sottolineano Segugio.it e Sostariffe - una struttura già di base complicata diventa quasi inaccessibile portando a un’asimmetria informativa unica nel suo genere proprio nel servizio più diffuso e più in crisi, quello di luce e gas.

La proposta

La bolletta ideale, propongono Segugio.it e Sostariffe.it, è quella che riporta nella prima pagina, ben visibile ai consumatori, le quattro voci principali, ovvero: il tipo di tariffa, fissa o variabile, le componenti del costo (l’indice nel caso di prezzo variabile o la data di scadenza nel caso di fisso), il costo al consumo e i costi fissi di abbonamento.

“E’ abbastanza paradossale che proprio i prodotti più diffusi in assoluto e che hanno subito i rincari peggiori per i consumatori abbiano la bolletta meno comprensibile – commenta Paolo Benazzi, responsabile utilities di Segugio.it e Sostariffe.it – Molte famiglie oggi potrebbero trovarsi nella condizione di non capire il prezzo che stanno pagando proprio sulla voce di spesa più alta del bilancio familiare. In questo scenario sarebbe davvero importante, finalmente, schematizzare le informazioni chiave nella prima pagina di ogni bolletta, in modo standard per tutti i fornitori. All’inizio di ogni bolletta dovremmo sempre poter trovare, a colpo d’occhio, quanto paghiamo per quanto consumiamo, se il nostro prezzo sia fisso o variabile, e quanto paghiamo di abbonamento mensile del servizio a prescindere dai consumi.”

I consigli per rispamiare

Sempre a proposito di bollette, Aduc ha stilato il 'manuale di autodifesa' per muoversi nel complicato mondo dell'energia. Il governo, fa presente l'associazione dei consumatori, ha ribadito i blocchi temporanei delle accise, “ma nonostante i prezzi siano in calo all’ingrosso, al dettaglio stiamo continuando a ricevere bollette salate, giustificate solo dalla 'ingordigia' dei gestori”. “Quasi tutti, inoltre – prosegue Aduc - nonostante la legge e le autorità Arera e Antitrust gli abbiano detto che i contratti in essere non possono essere modificati fino al 30 aprile, continuano ad inviare disdette unilaterali degli stessi". Ciò premesso, ecco come difendersi.

Per quelli che hanno l’Isee basso, controllare che le riduzioni del caso siano applicate (dovrebbero essere in automatico, senza fare richiesta). Fare un giretto online tra le offerte dei vari gestori del mercato libero, qualcosa di interessante si trova. In caso di cambio gestore verificare quante sono le spese di uscita dal vecchio e, soprattutto, che gli sconti che erano stati applicati in ingresso non prevedano una durata minima del rapporto. La nuova offerta va letta nei particolari. Mai fidarsi di quanto viene detto a voce. Se non si riesce ad evitare contratti via telefono (consigliati online e in presenza), mai pronunciare la parola 'sì', facendosi confermare che l’adesione è condizionata all' assenso solo dopo aver ricevuto il contratto, altrimenti è meglio lasciar perdere.

Per tutti i contratti fatti a distanza (telefono, online e venditore a casa) esiste il diritto di recesso: entro 14 giorni dalla stipula si può tornare indietro, senza spese, con raccomandata con ricevuta di ritorno o pec. Se arriva un 'bollettone', fare le verifiche del caso. Si può inoltre rateizzare il pagamento con scadenze anche ogni due mesi. Per evitare le bollette 'pazze', ricordarsi di fare l’autolettura, in modo da evitare i conguagli. La lettura a distanza, infatti, spesso non funziona.