Bollette 'pazze', ecco perché. Cosa possono fare le attività per ridurre i costi

Il boom di consumi rispetto al 2021 - quando erano ancora in vigore le restrizioni anti Covid e mancavano i turisti - ha fatto schizzare alle stelle le bollette

Il caro energia mette in ginocchio le imprese e anche le famiglie

Il caro energia mette in ginocchio le imprese e anche le famiglie

Firenze, 25 agosto 2022 – Bollette triplicate e quadruplicate per i ristoratori, che stanno protestando dal nord al sud Italia. Come mai questi aumenti esponenziali e cosa possono fare i titolari delle attività per arginarli? «Non ci sono bacchette magiche - risponde Vincenzo Donvito, presidente di Aduc – perché il problema è mondiale e l’Europa, da cui non si può prescindere, sta facendo molto, così come il governo nazionale».

Eppure c'è chi ha ricevuto a luglio bollette insostenibili, come mai? «Ci sono una serie di fattori che incidono. Intanto, possiamo supporre che i consumi rispetto allo scorso anno siano aumentati e questo ha avuto il suo impatto sulle bollette. Sicuramente attività quali i ristoranti hanno lavorato di più rispetto al 2021, quando non c'erano turisti e quando – almeno fino al primo giugno – erano in vigore restrizioni per l'emergenza Covid. C'è inoltre un altro problema che rende queste bollette insostenibili».

Cioè? «Fino ad oggi, quando i prezzi aumentavano, il commerciante si rifaceva sul consumatore finale. Quest’ultimo, però, è diventato molto più attento a quanto spende rispetto a prima, anche se, per esempio, è un turista di passaggio. I rincari sono stati generalizzati e quindi anche le famiglie hanno necessità di comprimere i consumi. Perciò, onde evitare che si arrivi a situazioni radicali, con famiglie e turisti che non pranzano né cenano fuori, non fanno acquisti di nessun genere, salvo il necessario, le attività commerciali e i pubblici esercizi devono farsene una ragione: gli aumenti dei prezzi possono essere riversati solo una parte sui clienti, l'altra sui margini di guadagno, che l'esercente si dovrà ridurre».

Cosa può fare il ristoratore per contrastare i rincari ell'energia? «Prima di tutto verificare le offerte dei gestori presenti sul mercato, considerando il proprio trend di consumi e quindi eventualmente cambiare fornitore di energia. E' inoltre necessario modificare le proprie abitudini nell’uso del servizio, controllando i vari orari delle accensioni e ridurle se possibile».

Come può agire sulle attrezzature, tipo forni o cucine, che consumano energia elettrica? «Soprattutto in vista dei rincari del gas che scatteranno in autunno, il consiglio è quello di valutare il cambio di apparecchiature ed elettrodomestici che puntino più sull'energia elettrica ed eventualmente, se la struttura dell'esercizio commerciale lo consente, valutare il passaggio all'autoproduzione. Per farlo ci sono gli incentivi pubblici e inoltre il surplus di produzione energetica può essere venduta al gestore nazionale».