Turismo e cultura, su il sipario sul Pnrr. Progetti da 120 milioni: è la svolta toscana

Soddisfazione per il tesoro a disposizione per chiese e borghi. Respirano anche i teatri e i cinema dopo due anni di profonda crisi

Panorama di Pieve Santo Stefano

Panorama di Pieve Santo Stefano

Firenze, 25 giugno 2022 - Il passo costante e deciso permette che la maratona Pnrr sia stata affrontata, alla fine, nel modo migliore. La Toscana sembrava la ceneretola delle regioni quando è scattata la corsa alla redazione e presentazione dei progetti per i fondi straordinari dell’operazione ’ora o mai più’. Poi il rodaggio è andato bene: testa e gambe hanno iniziato a girare. Risultato? La Toscana si posiziona tra le regioni più virtuose in generale per l’attrazione di fondi Pnrr con la ciliegiona sulla torta delle risorse stanziate per il capitolo cultura (strutture ed edifici da rendere efficienti e "Toscana diffusa" da valorizzare). Un tesoro da 120 milioni che deve essere messo a frutto dai Comuni, dai più grandi ai borghi con poche anime ma grande valore e potenzialità. Una svolta per dare ossigeno se pensiamo che tante risorse vanno a cinema e teatri che hanno vissuto due anni di profonda crisi.

DOVE ANDRANNO I SOLDI IN TOSCANA (pdf)

Sorride il governatore della Toscana Eugenio Giani: "Ottimo risultato per la Toscana è aver ottenuto, nel contesto delle sette linee di finanziamento sui beni culturali, un complesso di circa centocinque milioni di euro per borghi storici, edifici di culto di proprietà pubblica, torri e campanili, giardini storici e monumentali, teatri, cinema e musei. È molto importante il lavoro svolto dai Comuni e dai gestori di beni e strutture, ma mi sento particolarmente orgoglioso della funzione di informazione, coordinamento e supporto svolto dalla Regione Toscana".

Centocinque milioni sui beni culturali, "ben orientati su progetti credibili che hanno riscosso apprezzamento dalla commissione istituita dal ministero dei Beni culturali, sono un bel successo per noi che crediamo quanto la cultura sia fattore identitario, di proiezione turistica economica e sociale della Toscana" ha commentato ancora il presidente Giani.

Diciotto comuni della Toscana, sotto i cinquemila abitanti, beneficieranno di finanziamenti variabili da 1 milione e 500 a 2 milioni e 500 mila euro (in totale 22 milioni). Tra i borghi che godranno del Pnrr emergono i Comuni di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano (due milioni), di Chiusdino (un milione e mezzo), di Londa e San Godenzo (due milioni); cassaforte da oltre due milioni e mezzo per Fabbriche di Vergemoli, Villa Basilica e Camporgiano.

Parchi e giardini storici saranno interessati dai progetti di digitalizzazione, innovazione, competività e cultura: in totale 17 interventi per un totale di 24 milioni tra cui spicca il contributo da un milione per la Villa medicea di Careggi, punto di impegno del presidente toscano Giani (lì è stata ’benedetta’ la giunta regionale nell’ottobre 2020). Due milioni per Villa la Magia di Pistoia e poco meno per Villa del Palco di Prato e per il parco di Pinocchio. Significativo il finanziamento da due milioni per i parchi delle residenze napoleoniche all’isola d’Elba e per villa San Martino e la palazzina dei Mulini a Portofferaio.

Il decreto nazionale assegna 250 milioni di euro al restauro di 286 chiese appartenenti al Fondo edifici di Culto del Ministero dell’Interno: in Toscana sono previsti 13 interventi per oltre 14 milioni. Coinvolti a Firenze il complesso di San Gaggio, Santa Maria del Carmine, Santo Spirito e la basilica di Santa Maria Novella; a Lucca oltre un milione e 200mila euro per il restauro del complesso di Santa Maria Corteorlandini, risorse anche per il santuario di Montesenario.

San Miniato al Monte, gioiello architettonico e oasi di pace e riflessione che domina Firenze, avrà a disposizione tre milioni e 630mila euro, oltre due milioni a Chianni per il complesso di Santa Maria Assunta. Si rinnoverà tra i musei l’Archeologico fiorentino (un milione e 856 mila euro) e villa medicea di Poggio a Caiano (800mila euro) dalle enormi potenzialità ancora inespresse; sei interventi per il Bargello.

Da Livorno a Sesto Fiorentino, da Pistoia a Castegneto Carducci, da Arezzo a Lucca: oltre sei milioni per i cinema. Undici milioni per i teatri toscani: dallo Jenco di Viareggio al Goldoni di Livorno passando per il Maggio fiorentino (650mila euro) e per il Politeama pratese. Il sipario si apre con speranza verso il 2023.