
Il medico poeta pistoiese Gianluca Taliani
Pistoia, 23 dicembre 2020 - Doni inattesi (e per questo ancora più belli). Il medico poeta regala una sua lirica alla città di Pistoia, che anni fa lo accolse con calore dalle terre senesi: la offre perché gli consente di fare gli auguri di Buon Natale, ma soprattutto di un Felice Anno Nuovo (solo Iddio sa quanto servirebbe un anno felice al mondo intero) agli ormai suoi concittadini. Gianluca Taliani, medico di famiglia e odontoiatra in pensione, attualmente agopuntore per diletto (o qualcosa in più), scrittore poeta perfino musicista, è un estroso, lo sanno bene anche all’Unione Sportiva Pistoiese 1921, la massima società calcistica pistoiese, ove per anni alla domenica si è seduto sulla panchina della prima squadra, a fianco degli atleti. Andando pure, contento, in trasferta o in ritiro.
Un fantasioso dall’animo sensibile. Ecco allora che, grazie all’amico di lungo corso Giorgio Pasquini, “medico che mi convinse a iscrivermi alla facoltà di Medicina, amico di infanzia e di tutte le scuole, dalle elementari alla laurea. A lui mi ero inspirato per il personaggio del conte nell’ultimo mio romanzo Aeternum” racconta, ha riscoperto Giuseppe Ungaretti e, nel caso specifico, la di lui poesia Natale: “Non ho voglia / di tuffarmi / in un gomitolo / di strade / Ho tanta / stanchezza /sulle spalle / Lasciatemi così come una / cosa / posata / In un / angolo / e dimenticata / Qui non si sente / altro / che il caldo buono / Sto / con le quattro capriole / di fumo / del focolare”.
Da questa ha pensato bene di scriverne un’altra intitolandola, a mo’ di gioco, Ungaretti (Natale) che recita: Colgo / dal lucernario / della camera / sequele sfolgoranti / di luminarie / dense di palpiti / e di colori fulgenti / Stelle cadute / con scansioni diverse / a ravvivare / di giubilo la notte / Odo / il calpestio di orme / e di parole gioiose / dalla gremita folta strada / Umile di intenti / spoglio di energia / ma colmo di reminiscenza / e della riflessione / non mi abbandona / fervente il desiderio / di meditare / la beata solitudine / di fronte alla cometa / del presepio”.
Versi che hanno donato, a più d’uno, emozioni intense, tanto da far pronunciare a un altro poeta pistoiese, l’88enne Walter Melani, che non si commuove facilmente, “è uno degli scritti più riusciti di Taliani: complimenti”. Per Taliani un divertissement e la riscoperta di un grande della nostra letteratura, Ungaretti, sono sfociati in giochi di parole, negli auguri dolci e delicati di cui avevamo bisogno. “Spero che questa poesia porti un po’ di pace nel cuore di ognuno di noi e soprattutto spazzi via l’incubo-pandemia restituendoci il sorriso. Perché senza sorriso non esiste Natale” e la chiosa è senz’altro sacrosanta verità.
Gianluca Barni