Firenze, 12 settembre 2024 - I colori della speranza. Di restituire alla normalità una via martoriata da episodi quotidiani di microcriminalità: per questo - e non solo - torna la seconda edizione di "Palazzuolo Strada Aperta", la rassegna di interventi di arte urbana sulle serrande di Via Palazzuolo a cura di Street Levels Gallery e A Testa Alta A.T.S. Il festival - in programma dal 13 al 30 settembre - è un seme di rinascita, un presidio unico di talento e creatività che dialoga con i commercianti, gli artigiani, gli imprenditori e i comitati di quartiere attraverso il linguaggio della contemporaneità.
Quindici è il numero magico di quest'anno: quindici come i giorni di durata della manifestazione, quindici i numeri civici coinvolti sino a Via Benedetta, e quindici sono gli street artists di fama internazionale - Ache77, Br1, Giovanni Dallo Spazio, Guerrilla Spam, Hogre, Kein, Lisa Gelli, Muz, Nemo's, Nulo, Paolo Zero T., Rame 13, Sowet, Taleggio e Timea - che si racconteranno secondo tecniche e stili diversi, collegati dal tema comune della prossemica, la distanza fisica e sociale tra le persone e lo spazio circostante.
Attività culturali, nuovi spazi espositivi, due mostre collettive e un tour nel quartiere San Paolino sono il cuore di un progetto corale, che parla di sicurezza attraverso termini come decoro, bellezza e partecipazione: "Sin dalla sua apertura nel 2016, la nostra galleria è sempre stata un luogo di scambio e contaminazione tra arte e spazio pubblico, culture ed espressioni differenti - spiega Sofia Bonacchi, direttrice di Street Levels Gallery - Il festival è la conferma del nostro impegno per creare comunità, trasformando il quartiere in una galleria a cielo aperto con opere uniche e fruibili liberamente in ogni momento, ed offrendo la possibilità di conoscere questa zona, a due passi dalla Stazione di Santa Maria Novella, anche a chi abitualmente non la frequenta: immaginiamo Via Palazzuolo come un grande incubatore di fantasia e creatività, dove la street art e i suoi protagonisti facciano da apripista ad altri talenti, cittadini e turisti". La strada non solo come mezzo, ma destinazione condivisa.