David di Donatello, i candidati 2023. Per chi tifa la Toscana

Dal veterano delle statuette Cantini Parrini a Stefano Bollani, da Ugo Chiti a Falsetti, ma non solo. Storia di una statuetta Made in Tuscany

Massimo Cantini Parrini

Massimo Cantini Parrini

Firenze, 30 marzo 2023 – Edizione 68 per i David di Donatello 2023, con in gara mostri sacri del cinema italiano: “Esterno notte” dell'83enne Marco Bellocchio sbanca con diciotto candidature (il regista ha già all'attivo tre statuette), “La stranezza” di Roberto Andò ne ha 14, ma fa incetta di nomination anche “Le otto montagne” dei  belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh. E che dire delle undici di Gianni Amelio per “Il signore delle formiche” e delle nove di Mario Martone per “Nostalgia”? 

L’ELENCO COMPLETO DELLE CANDIDATURE

Ma la Toscana per chi farà il tifo? C’è Massimo Cantini Parrini, onnipresente alla cerimonia: il costumista fiorentino di David ne ha vinti cinque in sei anni. Questa volta è in gara per “Chiara” di Susanna Nicchiarelli. 

Sul fronte musicale c’è Stefano Bollani, che è sì patrimonio nazionale, ma volendogli dare una connotazione territoriale non si può non ricordare che la sua giovinezza e formazione sono state tutte fiorentine e anche in seguito la Toscana è stata casa sua, anche se la sua famiglia ha origini milanesi e rodigine ma poi si è trapiantata prima a Campi Bisenzio e poi in Versilia. Bollani concorre con la canzone “Culi culigni” per “Il pataffio” e come miglior compositore.

Poi c’è il capitolo maremmano: Niccolò Falsetti, grossetano, è candidato per il miglior esordio alla regia con “Margini” che raccoglie anche la candidatura per “La palude” come miglior canzone originale, musica di Falsetti, Giacomo Pieri, Alessio Ricciotti e Francesco Turbanti, voce di Turbanti, Emanuele Linfatti e Matteo Creatini, testo di Falsetti, Pieri, Ricciotti e Turbanti.

Un altro monumento del nostro cinema è Ugo Chiti, nativo di Tavarnelle, in lizza per la miglior sceneggiatura originale per “La stranezza”.

Il senese Gianni Mammolotti concorre per la fotografia de “I racconti della domenica (La storia di un uomo perbene): 73 anni, docente presso la scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, una vita fra cinema e tv.

Infine una curiosità: alla diciassettesima candidatura e in lizza per l’ottava statuetta, Margherita Buy è romana di nascita ma anche lei ha origini toscane, da parte di mamma: era di Monsummano.

Ma toscana è anche la statuetta: non solo perché rappresenta il David di Donatello, ma anche perché il premio viene realizzato da artigiani toscani tra Firenze e il Chianti.