Enzo D'Alò e la storia d'amore di Boccaccio e Fiammetta protagonisti al Cartoon Movie

Alla rassegna di Bordeaux, dedicata ai migliori prodotti europei di lungometraggi animati, viene presentato il progetto diretto da Barile e scritto da Calvino e dal regista de "La Gabbianella e il gatto"

Un'immagine di "Fiammetta"

Un'immagine di "Fiammetta"

Bordeaux (Francia),  9 marzo 2023 – Una storia d'amore animata è tra i protagonisti del Cartoon Movie (a Bordeaux, nella giornata del 9 marzo), la grande manifestazione dedicata ai migliori progetti in animazione del mercato europeo, organizzata con il supporto di Media-Europa Creativa, programma della Commissione dell’Unione Europea. 

 Si tratta di “Fiammetta”, ideato e diretto da Nicola Barile, mentre la sceneggiatura porta le firme di Enzo D’Alò (il regista del pluripremiato “La Gabbianella e il Gatto”) e Giovanni Calvino, autore di numerosi romanzi, tra cui “Il Muro di Napoli”.

Questo progetto di lungometraggio è nato a Napoli, ma con un forte “accento” toscano, visto che il film narra l’amore di Giovanni Boccaccio per Fiammetta, la giovanissima figlia illegittima del re di Napoli. Il grande poeta certaldese, dunque è protagonista di una storia che parte dal sabato santo del 1336, nella chiesa di San Lorenzo Maggiore a Napoli: Fiammetta, la giovanissima figlia illegittima del re di Napoli, incontra Boccaccio. Alla corte degli angioini di Napoli, nasce così uno degli amori più celebrati dalla letteratura di tutti i tempi.

La produzione è di Uanèma Entertainment, una vera e propria fabbrica della creatività, nata dall’unione delle società di produzione TILE Storytellers e Digitalcomoedia, guidate da Giovanni Parisi, Guido Bozzelli e Stefania Iannella. La storia ha sullo sfondo uno dei periodi più straordinari e più ricchi di cultura di tutto il quattordicesimo secolo italiano” affermano Barile, Calvino e D’Alò “oltre al giovanissimo Boccaccio, infatti, era presente alla corte angioina anche il grande Giotto da Bondone, impegnato ad affrescare alcuni ambienti del Monastero di Santa Chiara.”

“E questa è un’altra appassionante sfida che questo progetto intende affrontare” - dicono Parisi, Bozzelli e Iannella - “gli affreschi di Giotto, infatti, sono andati perduti ben prima della nascita della fotografia e del cinema. Il nostro lungometraggio dovrà, quindi, riproporre una ricostruzione di quest’opera perduta, senza far storcere troppo la bocca agli esperti del settore”.