Firenze, 26 maggio 2024 – Sarà per il clima tropicalizzato, sarà per i continui spostamenti di merci (e insetti) fra Paesi lontani, ma le zanzare sembrano essere sempre più numerose e aggressive. Anche in Toscana.
Lo dicono gli esperti e lo certifica l’esperienza di tante persone che si trovano a combattere con i fastidiosi insetti, spesso anche lontano dai mesi estivi. La questione è talmente pressante (anche per l’allarme suscitato dai casi di dengue, 44 in Toscana dal 2022 a oggi; 17 nel 2024; tutti però provenienti dall’estero) che sulla lotta alle zanzare è scoppiato il dibattito pure in Consiglio regionale: fra chi (la giunta) ha deciso nel 2022 di circoscrivere le disinfestazioni alle sole larve e di limitare gli interventi "adulticidi", e chi (il consigliere Fdi Alessandro Capecchi) chiede che si colpiscano anche gli insetti adulti. Ma qual è, prima di tutto, la situazione? "La presenza delle zanzare è effettivamente in aumento – spiega il professor Santi Longo, entomologo e accademico dei Georgofili – per una serie di fattori. Da un lato la tropicalizzazione del clima, dall’altro l’arrivo di specie alloctone. La prima è stata la zanzara tigre, che è giunta qui circa 30 anni fa e che si “accontenta“ di pochissima acqua per riprodursi, mostrando maggiore resistenza di quella nostrana".
"Ma adesso – aggiunge l’entomologo – si registrano anche la Aedes koreicus e la Aedes japonicus , che come dice il nome sono tipiche di Corea e Giappone. È chiaro che gli interventi dei singoli cittadini possono poco, mentre quelli organizzati dai Comuni hanno bisogno di essere affidati, come prevede la legge, a ditte specializzate. Ci sono regole precise e, seguendole, si possono evitare effetti negativi sull’uomo, sull’ambiente e anche sugli altri insetti, come le api". E proprio su quale sia il confine da non superare nasce il dibattito pro e contro “adulticidi“.
“In Italia stiamo registrando vari casi di dengue – ha scritto Alessandro Capecchi (Fdi) in un’interrogazione – malattia da non sottovalutare. Credo quindi che occorra contenere la proliferazione delle zanzare tigre attraverso un’azione capillare, che, invece, oggi è lasciata alla sensibilità dei Comuni. Non solo: le operazioni “adulticide“, in Toscana, possono essere fatte solo in via emergenziale, cosa che non accade altrove".
A confermare le difficoltà, l’assessora all’ambiente di Pisa, Giulia Gambini. "Abbiamo alcune zone infestate – spiega – soprattutto sul litorale. La Regione ci permette di intervenire sugli adulti solo in casi eccezionali, ma a noi non basta agire sulle larve: ci serve pianificare un’attività più estesa".
“Il Piano di prevenzione della Regione – ha spiegato l’assessore alla Salute, Simone Bezzini – approvato nel 2022 vieta i trattamenti “adulticidi“ a calendario, ma li consente in situazioni di emergenza e in presenza di casi di malattia infettiva da Arbovirosi. Questo perché i trattamenti sulle larve sono più efficaci e meno inquinanti. Quelli sugli insetti adulti, invece, durano pochissimo e hanno effetti pesanti sull’ambiente. L’attenzione al fenomeno è comunque alta: nei prossimi giorni lanceremo una campagna di comunicazione, per la quale abbiamo fatto alcuni incontri con Anci e i Comuni".
E, in queste settimane, sono partiti i trattamenti. Quelli, appunto, contro le larve di zanzara.