LISA CIARDI
Cronaca

Il rischio grande sete: "Non ci sono segnali che l’acqua mancherà". Laghi e invasi stracolmi

Montedoglio e Calcioni sono pieni, Bilancino al 98%

Il direttore generale dell’Autorità idrica toscana Alessandro Mazzei

Il direttore generale dell’Autorità idrica toscana Alessandro Mazzei

Firenze, 25 maggio 2024 – Le piogge eccezionali degli ultimi mesi hanno riempito i laghi e buona parte delle falde della Toscana, ma con l’estate in arrivo, l’abbondanza o meno di acqua dipenderà soprattutto dalle temperature. Per questo, i singoli gestori del servizio idrico regionale e Ait, l’Autorità idrica toscana, non abbassano la guardia.

"Faremo il punto completo a giugno – spiega il direttore dell’Ait, Alessandro Mazzei – insieme a tutti i gestori, dato che la nostra rilevazione ha carattere trimestrale. Al momento, il quadro è molto buono: Montedoglio è al massimo della sua capienza storica, pari a circa 125 milioni di metri cubi; la diga del Calcione, che fa sempre parte del sistema di Montedoglio, è al colmo; Bilancino è al 98%. Solo sulla costa livornese e all’Isola d’Elba la situazione non è ancora tornata com’era prima dell’emergenza idrica del 2022, nel senso che le falde non hanno più recuperato gli stessi livelli. Inoltre, continua il peggioramento qualitativo delle falde in Val di Cornia, a causa dell’intrusione del cuneo salino favorita a sua volta delle poche piogge degli anni passati. Stante questo quadro, molto dipenderà poi dalle temperature estive che potranno favorire o meno un maggiore o minore consumo di acqua".

"In linea di massima la situazione è buona – spiega il presidente di Publiacqua, Nicola Perini - e non fa prevedere problemi di siccità per l’estate. Ovvio che, come sempre, il quadro deve essere costantemente monitorato e gestito al fine di prevenire anche i momenti in cui le temperature aumenteranno e con esse la richiesta di acqua da parte del territorio. Se una cosa ormai ci è chiara è proprio l’imprevedibilità delle condizioni meteo e la necessità di prepararsi anche a situazioni estreme. Per quanto ci riguarda, manteniamo quindi la stessa attenzione avuta durante la siccità delle estati passate o durante le ultime alluvioni".

Entrando più nel dettaglio, i dati di Publiacqua certificano che l’invaso di Bilancino contiene attualmente 68 milioni di metri cubi di acqua su un massimo invasabile di 69. "Una ricchezza che va gestita – spiegano dall’azienda - ma che ci regala una certa tranquillità in vista del periodo estivo, che si può estendere a tutta la piana".

Anche in Valdarno non ci sono particolari criticità in relazione alla disponibilità di risorsa: il livello della falda nelle zone di Montevarchi e San Giovanni Valdarno è buono e non fa presagire difficoltà. Pure gli invasi di Cavriglia sono pieni. Passando al Chianti: gli invasi principali sono colmi di acqua, mentre la diga di Cortifedi non è al massimo, ma resta comunque in linea con lo scorso anno.

"Come è sempre successo nelle ultime estati – spiegano ancora da Publiacqua - stiamo mettendo particolare maggiore attenzione agli acquedotti collinari di Quarrata, nell’area Pistoiese. Questo anche in conseguenza dei danni, non irrilevanti, provocati a novembre scorso da alluvionali e frane alle sorgenti e ai piccoli acquedotti locali. I nostri tecnici e operatori stanno lavorando in prospettiva dei mesi estivi approntando opere e predisponendo un piano di integrazione con autobotti a sostegno degli acquedotti delle colline che dovessero andare in sofferenza".