
I giovani impegnati dopo le alluvioni
Firenze, 18 maggio 2025 – Il terzo settore resta protagonista in Toscana, ma cambia aspetto: negli ultimi dieci anni, si è registrata infatti una diminuzione di volontari, abbinata a una crescita dei lavoratori, passati da 40 mila a 55mila. Lo testimonia il rapporto curato dall’Osservatorio sociale regionale, elaborato attraverso i dati delle realtà che hanno formalizzato la propria esistenza con l’iscrizione al Runts, il Registro unico nazionale del terzo settore. Si tratta di realtà che benché cresciute di numero (sono 10.837 in Toscana con quasi 188mila volontari), rappresentano solo parzialmente l’universo del non profit, che, secondo i dati Istat, ha infatti nella regione una dimensione quasi tripla: 26.400 realtà e 420mila volontari. Questi ultimi sono però diminuiti di 50mila unità negli ultimi 6 anni e, oggi, sono quasi per metà ultra55enni. Solo il 15% ha meno di 29 anni, con un andamento che rischia di compromettere il futuro di tante realtà.
Complessivamente, la Toscana si colloca al quarto posto tra le regioni italiane per numero di volontari in rapporto alla popolazione (114 ogni mille residenti), preceduta da Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia. In questo contesto, la provincia di Firenze è prima con 3.225 enti iscritti al Runts. Seguono Pisa con 1.226, Lucca con 1.165, Arezzo con 1.020, Pistoia con 827; ultima Prato con 523. Tornando al totale regionale ed entrando nello specifico del tipo di enti, 6.094 sono di promozione sociale (56%); 3.200 organizzazioni di volontariato (30%), 890 imprese sociali (8%), 23 enti filantropici, 5 società di mutuo soccorso e 625 altri Ets. Le “attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale” sono nettamente prevalenti (49% degli Ets), seguite da “attività di educazione, istruzione e formazione professionale, attività culturali e socio-educative” (29%) e “interventi e servizi sociali” (21%).
“La Toscana continua a essere una delle regioni italiane dove più forte, presente e attivo è il terzo settore – ha detto il governatore, Eugenio Giani –. Nei nostri territori possiamo contare su una rete capillare di realtà che svolgono un ruolo fondamentale in tanti ambiti. Questo rapporto in particolare ci offre l’immagine di un terzo settore dinamico, sensibile ai bisogni dei territori e in grado di fornire, in maniera sempre più evoluta, risposte efficaci e soluzioni innovative”.