Virus sinciziale, i dati in Toscana. "Dopo la tregua ci aspettiamo una risalita dei casi"

Agostiniani, direttore Area pediatria e neonatologia Asl Toscana Centro: "Attualmente abbiamo 53 posti letto occupati su 60 e 9 bambini trattati con ossigenoterapia ad alti flussi"

Firenze, 11 gennaio 2023 - L'allarme nelle terapie intensive pediatriche toscane sembra migliorare ma la guardia resta altissima. A dirlo Rino Agostiniani, Tesoriere della Società italiana di pediatria e direttore Area pediatria e neonatologia Asl Toscana Centro, che comprende 6 ospedali di cui tre in area fiorentina (Santa Maria Annunziata, San Giovanni di Dio e Borgo San Lorenzo) più Prato, Empoli e Pistoia. 

 "Fortunatamente le vacanze di Natale, con la chiusura dei nidi e delle materne ci hanno regalato una piccola tregua, ora però ci aspettiamo una risalita afferma Agostiniani - Attualmente abbiamo 53 posti letto occupati su 60 e 9 bambini trattati con ossigenoterapia ad alti flussi a causa di bronchioliti da Vrs (virus respiratorio sinciziale), ma le terapie intensive hanno una situazione decisamente migliore di una decina di giorni fa".

Per quanto riguarda il Nord Italia invece: ''La situazione è difficile, ma il sistema tiene, seppur con grandi sforzi'', afferma Giuseppe Banderali, vicepresidente Sip e direttore della Neonatologia e pediatria dell'ospedale San Paolo di Milano. "Registriamo un notevole incremento di accessi al pronto soccorso rispetto agli ultimi due anni; da novembre i posti letto sono sempre pieni - conclude Banderali - occupati per il 60% da bambini con infezioni respiratorie, di cui il 20-25% sono bronchioliti da Vrs".

La situazione nazionale

Le pediatrie sono in affanno in molte realtà d'Italia per le tante infezioni da virus respiratori nei bambini, specie le bronchioliti da Virus Respiratorio Sinciziale, che stanno colpendo in particolare i piccoli sotto l'anno di vita. Ma le terapie intensive pediatriche sono sottodimensionate. Lo afferma la Società italiana di pediatria SIP che sollecita un intervento del governo. Con la contemporanea circolazione di altri virus come influenza, adenovirus e Covid, la situazione "è in alcuni casi davvero difficile, con accessi record in Pronto Soccorso, congestione in alcuni ospedali e massima occupazione dei posti letto".

Giovanni Corsello, direttore del dipartimento Materno Infantile dell'Ospedale dei Bambini di Palermo: "Due condizioni stanno rendendo particolarmente gravosa l'assistenza: da un lato l'età dei bambini con bronchiolite da Vrs, soprattutto neonati e lattanti, e dall'altro lato, i casi di 'coinfezioni' - osserva - causate da più agenti patogeni che in contemporanea colpiscono lo stesso organismo''. Condizioni, queste, che richiedono spesso il ricovero in ospedale, nei casi più gravi in terapia intensiva e un notevole sforzo organizzativo.

La Società italiana di pediatria insiste sulla necessità di rafforzare ''l'anello debole dell'assistenza pediatrica" ossia le terapie intensive pediatriche, "poche e mal distribuite sul territorio nazionale, chiedendo su questo tema un intervento del Governo". Complessa la situazione anche al Policlinico Umberto I di Roma, dove attualmente il 100% dei ricoveri pediatrici è dovuto a infezioni respiratorie. ''Nel 90% dei casi si tratta di bronchioliti da Vrs, che nel 10% dei casi richiedono il ricovero in terapia intensiva pediatrica, attualmente quasi piena (soli 2 posti liberi)'', afferma Fabio Midulla, responsabile del reparto di Pediatria di Urgenza dell'ospedale.