
Tante le iniziative contro la violenza sulle donne
Firenze, 24 febbraio 2022 - Accrescere le capacità di operatori e operatrici, soprattutto della sanità territoriale, per individuare tempestivamente i casi di violenza, favorire l'accesso alle reti territoriali in sicurezza, facilitare percorsi di fuoriuscita dai contesti d'abuso e di violenza e prevenire i casi di re-vittimizzazione. Il raggiungimento di questo obiettivo sarà possibile attraverso l'erogazione di un modello formativo a distanza (corso fad) e la costituzione o il rafforzamento di reti tra le strutture sociosanitarie, gli enti, le istituzioni, i centri antiviolenza e le associazioni, che saranno coinvolte anche nella costruzione della formazione sul territorio.
È questo uno dei principali obiettivi del progetto "Ipazia Ccm 2021 - Strategie di prevenzione della violenza sulle donne e sui minori", presentato ufficialmente insieme al logo, nel corso dell'evento nazionale di lancio, tenutosi oggi, nella sede della Regione Toscana in Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze. Il logo del progetto ha un grande valore simbolico a partire dal nome (Ipazia) e dal colore, sintesi di varie sfumature (glicine).
Il progetto #IpaziaCcm2021, della durata di due anni, è finanziato dal ministero della Salute nell'ambito della linea 4 del Programma Ccm 2021 (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) ed ha l'obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza e supporto a donne e minori vittime di violenza attraverso la formazione di operatrici e operatori di area sanitaria e socio-sanitaria, con particolare riguardo agli effetti del Covid-19.
Capofila del progetto è la Regione Toscana - Asl sud est, gli enti partecipanti sono: l'Istituto Superiore di Sanità, l'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, la Fondazione Irccs Cà Granda ospedale maggiore policlinico di Milano e le Aziende sanitarie locali del Friuli Occidentale, dell'Umbria 1, di Lecce e di Matera.
"Il progetto Ipazia è la perfetta sintesi del percorso realizzato a oggi, a partire dall'esperienza del nostro Codice Rosa avviato nel 2009 e che negli anni è cresciuto e si è evoluto - commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Il nostro auspicio è quello di creare un modello operativo che rafforzi la cultura e la formazione in ambito sanitario per il contrasto alla violenza contro le donne e i minori, sperimentando anche nuove modalità, che possano poi essere diffuse anche a livello nazionale".
"L'Istituto superiore di sanità, a partire dal 2014 - dichiara con una nota Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss - ha sviluppato percorsi di formazione blended e fad sul tema della prevenzione e del contrasto della violenza di genere. Grazie ai corsi sono stati raggiunti tutti i 651 pronto soccorso italiani e formati oltre 18.000 operatrici e operatori sanitari e sociosanitari. L'inclusione massiva dei pronto soccorso ha evidenziato con forza la necessità di coinvolgere, con le medesime metodologie formative, i servizi territoriali, in quanto rappresentano nodi cruciali della rete di prevenzione e contrasto della violenza su donne e minori. Pertanto, con il progetto #IpaziaCcm2021, il metodo formativo del 'problem based learning' si amplia ulteriormente. Si orienta sulle competenze, così come proposto dall'Iss nel corso dei lavori del G20 del 2021 guidato dal nostro Paese, per offrire una visione comune a partecipanti con diverso background formativo".
Nel corso dell'evento è stata annunciata, per la prima volta in Italia, grazie alla collaborazione con il team del professor Maurizio Masini del dipartimento di scienze sociali politiche e cognitive dell'Università di Siena, la volontà di realizzare una community infermieristica con una piattaforma dedicata, finalizzata alla creazione di una rete professionale dinamica attraverso la condivisione rapida di idee, progetti e criticità.