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Varianti Covid, come è cambiato il virus? La Alfa è scomparsa, 89 casi di nuova Delta

Quella che un tempo era la variante dominante adesso non circola più, ma il coronavirus muta

La variante Delta avanza (Ansa)

Roma, 29 ottobre 2021 - Sono quasi novanta i casi di nuova variante Delta in Italia. Come riporta il 12esimo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità (Iss), sulla 'Prevalenza e distribuzione delle varianti di SarS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia', "sebbene B.617.2" (Delta) "sia il lignaggio prevalente, ad oggi, nella piattaforma I-Co-Gen sono stati identificati, per la variante Delta, 48 lignaggi AY. Tra questi, il lignaggio AY.4.2 è stato identificato anche in Italia, con 89 sequenze totali, di cui 79 presentano le mutazioni Y145H e A222V". Insomma, per farla semplice: 89 casi di nuova variante Delta.

Invece non circola più la variante Alfa, un tempo dominante in Italia. Segno che il virus muta e purtroppo spesso muta in peggio: si sa da tempo infatti che la variante Delta è molto più contagiosa . Nel report si sottolinea "per la prima volta la mancata segnalazione di casi dovuti alla variante Alfa (lignaggio B.1.1.7)", un tempo dominante.

Si conferma, negli ultimi 45 giorni (11 settembre - 25 ottobre), che "i casi di infezione causati dalla variante Delta continuano ad essere i più frequentemente segnalati (92,2%) e diffusi su gran parte del territorio italiano". E che "sono rari i nuovi casi di infezione causati dalla variante Gamma (lignaggio P.1) e Beta (lignaggio B.1.351)" (brasiliana e sudafricana, ndr).

Nel bollettino si ricorda che "dal 29 aprile 2021 è attiva la piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di Sars-CoV-2 (I-Co-Gen), che consente di raccogliere e analizzare le sequenze identificate sul territorio nazionale e dialogare con le piattaforme internazionali. Il modulo dedicato all'analisi e condivisione dei dati di sequenziamento del Sars-CoV-2 a livello nazionale conta ad oggi più di 65mila sequenze. Sono stati identificati oltre 100 lignaggi che, ad oggi, non sono ancora oggetto di monitoraggio da parte del Sistema di sorveglianza integrata Covid-19. Il 99,9% dei sequenziamenti depositati in I-Co-Gen negli ultimi 45 giorni è riconducibile alla variante Delta".

Le caratteristiche della variante Delta

L'Iss ricorda che "la variante Delta è caratterizzata da una maggiore trasmissibilità rispetto alla Alfa (tra il 40% e il 60%)", e da "un aumentato rischio di ospedalizzazione in particolare tra individui parzialmente vaccinati o non vaccinati". Da qui la necessità di "continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti di Sars-CoV-2, e in particolare la presenza di mutazioni riconducibili ad una maggiore trasmissibilità e/o associate ad una potenziale capacità di evadere la risposta del sistema immunitario".