Vaccinati ma contagiati lo stesso. Il caso di 6 ospiti e 2 operatori di una Rsa

Alla Mimosa di Capalle, dove tutti i 52 anziani hanno ricevuto la doppia dose di Pfizer. La responsabile Cristina Costi: "Condizioni buone, seguiti qui dai medici"

Una Rsa (foto repertorio)

Una Rsa (foto repertorio)

Campi Bisenzio (Firenze), 9 apriloe 2021 - Erano già stati tutti vaccinati gli anziani della Rsa La Mimosa di Campi Bisenzio. Eppure qualcuno ha contratto il Covid. Nella struttura privata di via Guglielmo Marconi a Capalle, convenzionata con la Asl, che accoglie anziani e disabili non autosufficienti, al momento 6 ospiti e 2 operatori sono positivi al coronavirus.

"Tutti gli ospiti, che attualmente sono 52, hanno già avuto la doppia dose di vaccino – dichiara Cristina Costi del Consorzio Zenit che gestisce La Mimosa – e le persone che lavorano nella struttura, complessivamente 44, sono state quasi tutte vaccinate. Mancano all’appello 3-4 addetti per le difficoltà di prenotazione e per la carenza di dosi. Questi ancora non hanno ricevuto la seconda dose ma sono risultati negativi".

Costi nega possibili sospetti di no-vax fra il personale. Come in molte strutture sanitarie nazionali, anche nella Rsa di Capalle tra gennaio e febbraio gli ospiti sono stati sottoposti alla doppia dose del vaccino Pfizer. Ma agli ultimi controlli ecco la ‘sorpresa’ della positività.

«Monitoriamo la situazione con tamponi rapidi per tutti ogni 15 giorni – ricorda Costi. Il test del 30 marzo ha segnalato alcune positività, così il giorno successivo sono stati effettuati i tamponi molecolari, come previsto dall’iter dell’Asl. La situazione è sotto controllo visto che gli operatori positivi sono a casa, in quarantena, mentre i 6 ospiti malati sono nella struttura: abbiamo creato una bolla anti-Covid".

Le loro condizioni di salute sono abbastanza buone. "Nessuno ha crisi respiratorie – continua Costi – e gli ospiti sono seguiti costantemente dai medici della Asl. Il vaccino, indubbiamente, ha attenuato gli effetti del Covid, è una vera fortuna che siano stati vaccinati in tempo". La responsabile della Rsa, infatti, ricorda bene cosa accaduto a marzo del 2020 quando ci furono svariati casi di coronavirus tra il personale dipendente e gli ospiti, con situazioni gravi e anche alcuni decessi tra gli anziani.

«Oggi la situazione è completamente diversa e siamo fiduciosi per la salute delle persone della Rsa", aggiunge Costi, che non nega, però, si essere rimasta scioccata dall’esito dei tamponi, visto che alla Mimosa le visite di parenti e amici sono sospese ormai da mesi. "Con i vaccini pensavamo di essere al sicuro – conclude – Non riesco a capire come sia potuto accadere, ma d’altronde anche una operatrice che è stata colpita dal coronavirus durante il primo lockdown è adesso nuovamente positiva nonostante il vaccino".