Firenze, 31 maggio 2022 – Un fenomeno che ha lasciato increduli gli abitanti della zona, i passanti e gli automobilisti. Già perché non è avvenuto in aperta campagna o nel deserto del Sahara, ma nel bel mezzo della città, in zona Careggi. Si tratta del cosiddetto ‘diavolo di sabbia’, ripreso da Acerboni e catturato in un video di pochi istanti che la dice lunga di come sta cambiando il clima sul nostro territorio.
I ‘diavoli di sabbia’ sono una sorta di mini-tornado, ma meno distruttivi perché hanno dimensioni molto più ridotte. Il cono di sabbia ha una larghezza limitata, il vortice di solito non supera i 500 metri d’altezza. A differenza dei tornado, la loro origine è legata solo a correnti convettive. Appaiono come una colonna di polvere e sabbia che può raggiungere un’altezza anche di centinaia di metri, ed è un fenomeno comune nei luoghi desertici o particolarmente aridi del nostro pianeta. Fenomeni del genere sono stati registrati anche in Italia e, a differenza delle classiche trombe d'aria, non sono legati a fattori temporaleschi ma indotti dal surriscaldamento del terreno secco.
Quello che stupisce è dunque che si sia verificato nella nostra città, in un momento in cui le temperature non sono particolarmente alte, anche se il clima è secco e la siccità è evidente. Nelle giuste condizioni l'aria riscaldata in prossimità della superficie aumenta rapidamente e, attraverso una piccola sacca d’aria più fredda sopra di essa, può innescarsi una rotazione che dà vita appunto al 'diavolo di sabbia’. Di solito durano pochi secondi, ma in condizioni particolarmente favorevoli, possono durare anche fino a 30 minuti, arrecando danni a persone o cose, e anche ad edifici.
Maurizio Costanzo